Visualizzazioni totali

lunedì 25 gennaio 2010

Nazareth! Una bufala? (“L'invenzione del cristianesimo”) 12

Per quanto riguarda la città di Nazareth, anche qui le sorprese non mancano. Gesù di Nazareth o Gesù nazareno o il nazareno sono appellativi familiari ad ogni cristiano. Il significato di queste espressioni è evidente a tutti: Gesù di Nazareth significa che Gesù è vissuto per gran parte della sua vita in quella località dell’alta Galilea che va sotto il nome di Nazareth. Chiaro? Chiarissimo.

Eppure ha tutta l'aria di essere una frottola. Diciamo subito, a scanso di equivoci, che molti studiosi, anche cristiani e cattolici, hanno raggiunto la certezza che Nazareth ai tempi di Gesù non esistesse nemmeno.

Scrive M. Craveri nel suo libro “La vita di Gesù”: “El-Nasirah è un villaggio della Galilea, posto a circa quattrocento metri di altezza, nel quale la tradizione cristiana riconosce l’antica Nazareth, patria di Gesù. Secondo vari studiosi, tuttavia, Nazareth - meglio Natzrath o Notzereth - non è mai esistita e l’appellativo Nazareno che accompagna il nome di Gesù negli scritti neotestamentari non indica affatto il suo paese di origine, ma è da ricollegare al vocabolo aramaico Nazirâ con cui a quei tempi erano chiamati coloro che avessero fatto voto, perenne o temporaneo, di castità e di astinenza, tenendo le chiome intonse per tutta la durata del voto.”(M. Craveri. La vita di Gesù, Feltrinelli. Milano, 1974.

A dimostrazione di ciò va detto che Giuseppe Flavio, storico ebreo di poco posteriore a Gesù, che nelle sue opere fece una pignola descrizione topografica della Galilea, regione da lui conosciuta palmo a palmo mentre era comandante delle truppe ebraiche stanziate nell'alta Palestina durante la guerra giudaica del 66-70, nominò di essa ogni singola cittadina, senza mai accennare all'esistenza di Nazareth.

Cerchiamo allora di capire come nasce l’aggettivo, apparentemente geografico, “nazareno”. Cominciamo dai Vangeli scritti originariamente in lingua greca. In essi l’aggettivo in questione è "nazoraios"  (Matteo 2,23; 26,71; Luca 18,37; Giovanni 18,5; 19,19), e "nazareno" (Marco 1,24; 1,47; 14,67; 16,6; Luca 4, 34; 24, 19), che non significa cittadino di Nazareth o nazaretano ma appartenente alla setta dei nazirei. Cioè di quelli, come dice Craveri, che avevano fatto voto di nazireato.

Questa istituzione nacque durante l’esodo dall’Egitto, che costrinse gli ebrei a peregrinare per decenni nel deserto. Il termine nazireo, derivato dalla radice ebraica N+Z+R, significava santità, purezza, voto a Dio. In pratica chi faceva voto di nazireato, doveva, per tutto il tempo per il quale si era votato al Signore, astenersi da ogni tipo di bevande alcoliche e non passare mai rasoio sul suo capo. (Vedi la Bibbia: Numeri 6,2-5).

Nel caso di Gesù il termine nazireo è stato mutato dagli evangelisti in nazareno, termine riferito alla presunta città di Nazareth, adducendo a pretesto l'adempimento delle profezie. “Perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: Sarà chiamato Nazareno” (Matteo 2,23). Ma nel Vecchio Testamento non esistono profezie che abbiano un qualsiasi riferimento a Nazareno ma soltanto il termine nazireo, titolo riferito al voto di cui abbiamo accennato sopra. Si tratta quindi di un titolo religioso o settario.

L'analisi linguistica ce lo conferma: il greco "Iesous o Nazoraios" deriva dall'ebraico "Jeoshua ha Nozrì" e dall'aramaico "Jeshu Nazorai", cioè dalla radice NZR, che non ha niente a che vedere con la radice NZRT della città di Nazareth che è tarda, perché affermatasi alcuni secoli dopo Cristo.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)