Visualizzazioni totali

giovedì 6 maggio 2010

La morbosa superstizione necrofila delle false reliquie.

Il popolo bue, che vuol credere per credere, trova sempre molto pane per i suoi denti in un Paese come il nostro dove si susseguono forme obbrobriose di pietismo macabro e necrofilo, autentiche mistificazioni per allocchi, che mettono in ridicolo il nostro Paese di fronte all''Europa e al mondo intero.

A Napoli, anche quest'anno il sangue di San Gennaro si è sciolto, con grande gioia dei napoletani e alla presenza dell'intera nomenclatura della regione. Con un po' di suspense, però, per certi ritardi dovuti a qualche capriccio del santo, forse offeso per l'enfasi mediatica riservata all'altra reliquia concorrente, la sindone di Torino.

ll prodigio di far passare il sangue del santo, custodito in una teca, dallo stato solido a quello liquido, e viceversa, per gli scienziati è soltanto una bufala. Si tratterebbe di un materiale tissotropico, ovvero mutante di stato grazie al movimento, acquistabile presso un qualsiasi negozio di chimica. La Chiesa ha sempre impedito l'esame della sostanza che subisce la trasformazione, temendo il crollo del mito.

Ma, a proposito di questo martire partenopeo, c'è da chiedersi, come mai nessun documento storico attendibile può dimostrarne l'esistenza pur essendo uno dei santi più famosi della Chiesa, e nonostante vanti a Napoli un tesoro inestimabile, frutto dei doni di sovrani e di principi? Secondo la tradizione fu martirizzato nel 305, ma fino al 1389 nessuno l'aveva sentito nominare. Poi, improvvisamente, è esplosa la sua venerazione.

È esistito veramente o è stato inventato dalla fantasia popolare, come oggi è costretta ad ammettere la Chiesa a propositi di altri santi leggendari, come San Giorgio col dragone e San Cristoforo?

E che dire del fiume di pellegrini che, in questi giorni, stanno invadendo Torino per venerare il sacro sudario di Gesù, considerato da tutti gli scienziati che l'hanno esaminato, un reperto costruito nel XIV secolo da un abile falsario.

Le prove della sua falsità, attuate col metodo del carbonio 14 in tre laboratori diversi, sono inconfutabili e la Chiesa le conosce molto bene. Sa quindi perfettamente che i quasi due milioni di pellegrini non stanno venerando una santa reliquia ma un falso lenzuolo dipinto che non ha niente a che vedere coi panni in cui fu avvolto Gesù, e che il professor Luigi Garlaschelli, dell'Università di Pavia, può ricostruire a grandezza naturale, del tutto simile a quello custodita a Torino, imitando il falsario del XIV secolo. Una Sacra Sindone fai-da-te, quindi.

Ma tanté! Alla Chiesa, come a qualsiasi altra religione, non interessa la vera spiritualità ma suscitare pietismo ipocrita, foraggero di lauti business, alimentando la morbosa superstizione necrofila delle false reliquie,

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)