Visualizzazioni totali

mercoledì 24 agosto 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). Prefazione 2

Ma non fu Abramo il vero iniziatore del monoteismo biblico, che è a fondamento dell'Ebraismo e del Cristianesimo, e tanto meno l'unico progenitore delle dodici tribù d'Israele. La prerogativa di avere trasmesso agli ebrei il monoteismo spetta invece a Mosè, il liberatore di quella parte del popolo d'Israele che era schiavo in Egitto.

Non però il Mosè semita, salvato dalle acque e che incontra Dio nel roveto ardente, bensì il Mosè gran sacerdote e principe egiziano, iniziato alla teologia dei grandi misteri e sostenitore del monoteismo del faraone Akhenaton, suo parente e contemporaneo.

Questo libro mira a raccontare la vera nascita del monoteismo non basandosi soltanto sulla documentazione biblica, che come vedremo è in gran parte leggendaria e quindi poco attendibile, ma su quella extrabiblica che possiamo ricavare da antichi documenti egiziani, greci e latini.

Mira, inoltre, ad evidenziare la parabola involutiva che il monoteismo andò incontro quando fu trasmesso al popolo ebraico prima e al cristianesimo poi.

Infatti il monoteismo dei grandi misteri egizi, che rappresentò la più alta forma di religiosità espressa dall'uomo lungo tutta la sua storia, e che in origine era riservato a pochi eletti, quando venne trasmesso da Mosè a un popolo rozzo, incolto e abbruttito da secoli di schiavitù, quale era la schiera di semiti da lui adottata, si ridusse dal concetto del Dio-Tutto: universale, astratto, spirituale, anonimo, invisibile e al di fuori dalla portata della comune ragione umana, a quello di un Dio infinitamente minore, quale ci viene trasmesso dalla Bibbia: teistico, personale e nazionale, di esclusiva appartenenza cioè al popolo ebraico e quindi sganciato da ogni connessione con il concetto originario di divinità universale e assoluta.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)