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martedì 2 agosto 2011

Le reliquie (La mala religione) 145

Prima di farne una carrellata esemplificativa, spieghiamo perché nessuna di esse può vantare una minima attendibilità.

Gli Atti degli Apostoli, che descrivono il cristianesimo delle origini, non fanno alcun accenno a possibili reliquie riferite alla vita e alla morte di Gesù, a Maria e agli apostoli. Anzi ci danno netta la sensazione dell'assoluta indifferenza generale a questo riguardo.

Anche perché non se ne sentiva la necessità, visto che tutti ritenevano imminente il ritorno di Gesù dal cielo in carne e ossa. Lo stesso Paolo, che pur diede inizio alla deificazione di Gesù, nelle sue Lettere mai manifestò il minimo interesse a questo proposito.

Quindi al tempo degli apostoli nessuna reliquia riferita a Gesù o alla Madonna era conosciuta e tanto meno oggetto di venerazione. Come mai allora successivamente, specie dal IV secolo in poi, il mondo cristiano fu invaso da ampolle di sangue di Cristo, da frammenti della sua croce e della corona di spine e via discorrendo?

Tutte colossali bufale inventate in un tempo in cui la credulità era diffusa a tutti i livelli e mancava un qualsiasi criterio che stabilisse l'autenticità di quanto si affermava.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)