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giovedì 25 agosto 2011

Le nequizie morali della religione (La Mala religione) 158

Perché questa proibizione? Che danno arrechiamo agli altri o a noi stessi se facciamo sesso nell'intimo, da soli o con partner consenziente ? Nessuno.

E allora? Tutto quello che facciamo senza recar danno a noi e agli altri e con reciproco diletto, dovrebbe non solo essere permesso ma anche incoraggiato. Edonismo? Perché no, se asseconda la gioia di vivere e l'amore coi propri simili. Purché, ovviamente, non si violi né la libertà dell'altro, né il decoro pubblico e lo si svolga esclusivamente in campo privato.

A smascherare l'ipocrisia delle religioni nella loro guerra contro il sesso basti osservare che esse predicano l'astinenza nella vita terrena per promettere un'eterna gozzoviglia in quella ultraterrena.

Per l'islam, il paradiso è un luogo di delizie anche sessuali, come promette il Corano.

Per il cristianesimo, troppo represso, ciò non viene esplicitamente dichiarato, ma sottinteso se si ammette che nel Giorno del Giudizio rinasceremo non come puri spiriti ma in carne ed ossa e in piena forma fisica.

Cosa ci servirebbe un corpo in piena efficienza e con perfetti attributi sessuali se non potessimo usufruire di tutti i godimenti che questo comporta?

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)