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lunedì 1 agosto 2011

La moltiplicazione delle scrivanie.

“È il giusto titolo per l'ultima farsa mandata in scena a Monza da Capitan Fracassa Bossi, capocomico della Lega di lotta e di teatrino. Dopo aver collocato su eleganti trespoli le targhe di presunti Ministeri davanti alla Villa Reale di Monza il capocomico Capitan Fracassa si è mostrato ai fotografi con alcuni comprimari, Calderoli e Rosy Mauro detta la pasionaria della Lega.

“Capitan Fracassa ha poi costretto anche un riluttante Tremonti a farsi fotografare in prima fila insieme a un'altra personalità del PDL, la rosso-fiammeggiante ministra Brambilla che ha voluto anche lei sfilare sulla passerella insieme alla targa del suo ministero. Divertente il siparietto di Bossi che ha mostrato le banconote offerte da (o estorte a) Tremonti per pagare la sua scrivania di ministro leghista a Monza.

“Si voleva infatti sottolineare che questa farsa e le relative scenografie e suppellettili non costeranno niente agli italiani ma solo (per il momento, diciamo noi) ai parlamentari che hanno messo in scena l'avanspettacolo. Non abbiamo notato fra le suppellettili mostrate nei TG di regime se ci fossero anche i crocifissi d'ordinanza che, secondo i leghisti, dovrebbero caratterizzate tutti gli uffici pubblici lombardi”. (No god del 25.07.11)

Intanto il Presidente della Repubblica ha giudicato incostituzionale la scelta del governo di trasferire a Monza alcuni uffici dei dicasteri delle Riforme, dell’Economia, del Turismo e della Semplificazione. “E’ necessario ribadire che tale evoluzione configgerebbe con l’articolo 114 della Costituzione che dichiara Roma Capitale della Repubblica, nonché con quanto dispongono le leggi ordinarie attuative già precedentemente citate”.

Ma il Senatur non ci sente e non arretra di un millimetro: non solo le sedi distaccate “restano là”, ma, secondo il capo della Lega: “il decentramento non è solo una possibilità ma un’opportunità per il Paese”.Intanto, girano le prime cifre sul costo dell'operazione.

Il Sole 24 Ore ha quantificato in circa 2,5 miliardi di euro l'anno lo spostamento complessivo dei Ministeri di Economia, Riforme per il federalismo, alla Semplificazione e Turismo (l'unico non leghista, visto che a capo vi è Michela Vittoria Brambilla).

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)