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domenica 22 agosto 2010

La Commissione Bilancio della Camera destina una pioggia di milioni per parrocchie, arcidiocesi, congregazioni cattoliche e affini.

Per lo Stato, le regioni, le province e i comuni d'Italia, ma soprattutto per la maggioranza delle famiglie, la crisi economica si fa sempre più dura e quadrare i bilanci diventa sempre più difficile per non dire impossibile. Di conseguenza i redditi delle famiglie italiane vanno sempre più giù e l'intero Paese s'avvia verso un allarmante declino economico che obbliga a tagliare una bella fetta dei sempre più miseri, servizi sociali e inasprire le tasse che gli enti locali saranno costretti ad imporre.

Di male in peggio, dunque. Ma non per tutti. Per parrocchie, diocesi, congregazioni cattoliche e affini tutto va a gonfie vele. Infatti. la commissione bilancio della Camera ha approvato venerdì 30 luglio, con il solo voto contrario dell’IDV, una risoluzione con cui 51 milioni 575 mila euro sono stati stanziati per il “Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio”, voce che, in realtà, maschera contributi e sussidi in gran parte elargiti ad enti cattolici.

Si tratta di una cifra cospicua che, però, rappresenta un'inezia rispetto all'enorme massa di denaro pubblico che confluisce nelle casse di Santa Romana Chiesa sia sotto forma di finanziamenti diretti (otto per mille e stanziamenti a diversi titoli da parte di Stato, Regioni, Province e Comuni), sia sotto forma di privilegi fiscali come l'esenzione dall'ICI.

I recentissimi scandali sulla “cricca degli appalti” hanno messo in evidenza lo sterminato patrimonio immobiliare posseduto dalla Vaticano SpA non solo a Roma ma nel resto del Paese. In realtà la Chiesa è la massima potenza economica d'Italia se teniamo conto che tutte le parrocchie possiedono un gran numero di appartamenti che, affittati a prezzi di mercato, fruttano cospicue entrate e che i numerosi edifici di proprietà ecclesiastica sparsi in tutto il territorio, adibiti a lucrose attività commerciali (alberghi, cinema, teatri, campi di calcio, piscine, scuole private, ecc), col trucco di inserire in loro una cappella, un altarino o anche una semplice foto di santo o madonna con lumino acceso, vengono trasformati, ipso facto, in luogo "non esclusivamente destinato al lucro", e quindi non tassabile.

Ma non è tutto. A queste enormi entrate dobbiamo aggiungere anche i contributi degli enti locali. Tanto per fare un esempio: sarebbero ben 145 milioni di euro (avete letto bene) i contributi complessivamente ricevuti in un anno dalla Chiesa cattolica di Verona da parte di regione, provincia e comuni.

Questa è la stima fatta dal circolo UAAR in base a notizie di stampa. Una somma enorme Se in tutta Italia regioni, province e comuni avessero la stessa generosità nei confronti delle relative diocesi, la Chiesa cattolica italiana riceverebbe attraverso questi canali pubblici somme stratosferiche, forse superiori alla stessa manovra fiscale. Ma di questa emorragia, di questo salasso delle casse dello Stato il popolo bue è tenuto completamente all'oscuro.

Vi chiederete a questo punto, perché tanta generosità da parte dei nostri politici verso questa piovra insaziabile, nonostante il divieto della nostra Costituzione di elargire contributi ad enti religiosi?

Ma lo sa anche Pinco Pallino! Per elemosinare l'appoggio elettorale delle gerarchie cattoliche e farsi perdonare la condotta di vita, tutt'altro che cristiana, di gran parte di loro. Più i nostri politici sguazzano nel brago, più la Chiesa gioisce potendo così ricattarli.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)