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domenica 15 agosto 2010

La demenziale bufala che l'inquinamento spirituale provoca le punizioni divine

La tragedia alla Love Parade, il festival musicale tedesco a Duisburg, finito con 21 morti e 500 feriti? Una punizione divina per un evento peccaminoso. L'ha detto Il vescovo di Salisburgo, Andreas Laun, definendo la Love parade "una ribellione contro la creazione e l'ordine di Dio e un invito al peccato" e l'ha indirettamente legata al "diritto divino di punire gli apostati".

È l'assurda bufala che predica che tutte le catastrofi naturali e tutti mali della Terra, sono punizioni dell'ira divina per la cattiva condotta degli uomini. Un ritornello che alberga incontrastato nelle menti oscurantiste degli stregoni di tutte religioni a qualsiasi credo appartengano.

L'abbiamo sentito mille volte ma purtroppo alla stupidità umana, specie religiosa, non ci sono limiti. Il clero austriaco è particolarmente sensibile a questa demenziale tematica. Tempo fa il vescovo di Linz, Gerhard Wagner, dichiarò, con sicumerica supponenza, che le catastrofi naturali sono scatenate dall’inquinamento spirituale. Meno male che il suo superiore, il cardinale Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna, gli ha dato dell'imbecille. Qualche ecclesiastico un po' intelligente c'è ancora. Speriamo che richiami all'ordine anche il vescovo di Salisburgo.

Ricordate nel 2004 lo tsunami che ha ucciso migliaia di persone? Ebbene, anche allora i più fanatici pastori protestanti d'America additarono quel cataclisma come una prova tangibile dell’ira di dio per l’aborto, l’idolatria e l’omosessualità imperanti. Lo stesso fecero per l’inondazione di New Orleans nel 2006. Perfino la distruzione del World Trade fu attribuita alla resa dell’America all’omosessualità e all’aborto.

Naturalmente il popolo bue è pronto a credere a queste panzane. Dar la colpa dello tsunami ai peccati e non ad uno spostamento della placca tettonica dimostra quanto è grande l'imbecillità umana e quanto è infima la cultura scientifica della maggior parte dell'umanità.

Ricordate l'ayatollah Kazem Sedighi che recentemente ha affermato che le donne che non si vestono con modestia corrompono gli uomini, diffondono l'adulterio e causano i terremoti? Forse sono loro le responsabili delle attuali innondazioni in Pakistan!

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)