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giovedì 26 agosto 2010

Papato: strumento di oscurantismo e di oppressione culturale, sociale e politica. (“L'invenzione del cristianesimo”) 152

Chiarita la genesi di questa istituzione, prendiamo in considerazione alcuni dei papi che maggiormente hanno attirato l'attenzione degli storici. Ovviamente, molti di essi, specie fino al Concilio di Trento che impose una drastica riforma dei costumi del clero, furono tutt'altro che pii e apostolici, anzi, si macchiarono d'ogni turpitudine .

Abbiamo avuto quindi molti papi (la maggioranza) passati alla storia come miscredenti, lussuriosi, crudeli e depravati. Caratteristica comune a tutti, buoni e cattivi, è stata, ed è tuttora, la guerra ad oltranza ad ogni anelito di libertà di pensiero, di parola, di ricerca scientifica, di evoluzione sociale e di libertà politica.

Tutti i papi, nessuno escluso, hanno rifiutato anche la più parziale concessione di queste libertà, anzi le hanno sempre ferocemente contrastate, ricorrendo ad ogni mezzo (scomuniche, carcere, condanne a morte, roghi) e appoggiandosi al braccio secolare (i sovrani assoluti) per impedirle.

Quando, nei tempi recenti, hanno dovuto accettare la nascita della democrazia, lo hanno fatto obtorto collo, sempre auspicando il ritorno delle dittature di tipo fascista (Mussolini, Franco, Salazar, Pinochet e Peron). Per cui il papato è sempre stato, e sempre sarà per la sua intrinseca vocazione teocratica, uno strumento di oscurantismo e di oppressione culturale, sociale e politica, come possiamo constatare al giorno d'oggi in Italia.

In aggiunta a questa grossa remora, altre due pesanti fardelli hanno caratterizzato il papato nel passato e sono stati causa della corruzione e del degrado della Chiesa: la simonia (il commercio delle cariche ecclesiastiche) e il nepotismo. Quest'ultimo ha determinato l'origine di gran parte della nobiltà romana, con l'assegnazione di titoli nobiliari, feudi e cospicue ricchezze da parte dei papi ai loro parenti. Spesso i nipoti mascheravano il fatto che erano i figli dello stesso papa. Il nepotismo, più o meno mascherato, è durato fino a papa Pacelli.

Una caratteristica molto negativa e immorale tuttora perseguita dal papato è la difesa ad oltranza degli ecclesiastici accusati di reati comuni, specie di natura sessuale come la pedofilia. Il muro opposto dalla Chiesa in questi casi per non far perseguire i suoi ministri, spesso condannati in contumacia, è invalicabile, come ben conosce papa Ratzinger che da cardinale si è battuto ferocemente per impedire l'arresto di molto preti pedofili in America e che è stato perfino denunciato dalla magistratura statunitense..

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)