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mercoledì 10 marzo 2010

Anonimo: “Il peccato nascosto”

È di ieri la notizia che il ministro della Giustizia tedesco, Leutheusser-Schnarrenberger, laica e liberale, a seguito delle ultime notizie emerse da tre scuole cattoliche della Baviera, ha accusato apertamente il Vaticano di aver coperto gravi abusi sessuali all'interno della Chiesa in Germania.

"In molte scuole c'è stato un muro di silenzio che ha consentito abusi e violenze", ha detto alla radio e citando una direttiva della congregazione cattolica del 2001 ha aggiunto: "Anche i casi più gravi di abusi sono stati oggetto del segreto papale che impediva che fossero rivelati al di fuori della Chiesa". Vengono ripetute qui le reprimenda del governo irlandese secondo cui i leader cattolici avrebbero coperto i diffusi abusi dei preti sui bambini per 30 anni.

A fare il punto sulla situazione ecco che per il 12 marzo è annunciata l'uscita per la casa editrice Nutrimenti, del primo dossier completo su come la Chiesa ha sempre coperto lo scandalo, dei preti pedofili. Il libro s'intitola “Il peccato nascosto” e l'autore è un Anonimo per scelta. Il sottotitolo “Come le Chiesa ha coperto lo scandalo dei preti pedofili” spiega ampiamente l'assunto del libro.

Infatti l'autore raccoglie nel volume gli elementi più inquietanti del rapporto Murphy sugli abusi pedofili in Irlanda e le storie di sacerdoti che, in Italia o all’estero, si sono resi responsabili del peccato più atroce, la violazione dell’infanzia.

L'aspetto più ignominioso che emerge dai documenti presi i nesame nel testo è che l’unica preoccupazione delle gerarchie ecclesiastiche chiamate a rispondere di questi abusi gravissimi è stata quella di tutelare esclusivamente il buon nome della Chiesa, la sua reputazione e, non ultimi, i suoi cospicui beni materiali messi a repentaglio dalle richieste di risarcimento avanzate da chi quegli abusi ha subito. La tutela delle vittime e la punizione dei colpevoli non ha interessato minimamente la Chiesa.

La situazione in Italia è forse ancora peggiore che negli altri Stati perché da noi a causa del muro di omertà del bigottismo nazionale, della stampa in gran parte asservita alla Chiesa e dei molti politici appecorati al Vaticano, le denunce di abusi sessuali del clero vengono tacciate come accuse assurde, false e anticristiane e le vittime per paura, vergogna e possibili ricatti non osano chiedere giustizia. (Vedi il post 21.01.10)

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)