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giovedì 25 marzo 2010

Il “voto del silenzio” imposto agli adolescenti stuprati dal clero cattolico.

Si fa sempre più pesante la responsabilità della Chiesa e di papa Ratzinger sulla pedofilia del clero cattolico. Ormai è evidente a tutti che con l'imposizione del Crimen Sollicitationis prima e della circolare De delictis gravioribus poi, emanate da Rartzinger quand'era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Santa Inquisizione) con la collaborazione dell'attuale segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, la Chiesa ha fatto di tutto per coprire i crimini sessuali dei preti dei quali, da decenni, aveva perfetta conoscenza.

Ogni giorno si scoprono cose nuove è incredibili che ci svelano che la sola preoccupazione della Chiesa era soffocare lo scandalo e impedire i danni ai suoi immensi patrimoni in conseguenza di eventuali condanne e non mai la punizione dei colpevoli e tanto meno gli aiuti e i risarcimenti alle vittime innocenti. Queste ultime infatti sono sempre state intimidite, o punite per aver parlato o rivelato ciò che era loro accaduto, spesso con la tacita connivenza di un'opinione pubblica omertosa e plagiata.

Una delle cose più atroci rivelate dal primate d'Irlanda, cardinale Sean Brady, è l'aver ammesso di aver partecipato, da giovane sacerdote, ad un tribunale canonico che pretese “il voto del silenzio” da una bambina di 14 anni e un bambino di 10 sulle violenze sessuali subite.

“Voto del silenzio” per non riferire mai alla magistratura o alla polizia i reati commessi su di loro da un sacerdote, nel caso tal padre Smyth, che continuò per venti anni a stuprare minorenni. L'omertà del primate Brandy risale al 1975, vale a dire a più di trent'anni fa.

Voci ufficiali del Vaticano e difensori d’ufficio della Chiesa, tra i quali molti politici, sempre proni all'ossequio servile come l’ex presidente del Senato nonché ateo devoto Marcello Pera, e il noto opinionista del Corriere della Sera, Ernesto Galli Della Loggia, hanno attribuito alla società “mondana”, responsabile della scristianizzazione dell’Occidente e dell’Italia in particolare, la causa del lassismo scandaloso del clero, e l'hanno in parte giustificato per il fatto che “così fan tutti”.

Troppo comodo. Il vizio della Chiesa è molto antico, anzi antichissimo se già il concilio di Elvira – svoltosi in Spagna nell’anno 305 – condannava duramente i sacerdoti pedofili come "stupratores puerorum".

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)