Visualizzazioni totali

domenica 14 marzo 2010

Ipazia, la grande filosofa pagana trucidata dai cristiani

La buona notizia è che sta per arrivare anche nelle sale cinematografiche italiane il film “Agorà” del talentuoso Alejandro Amenabar che racconta la storia di Ipazia, prima scienziata della storia e celebre per i suoi lavori matematici ed astronomici nonché inventrice di strumenti quali il planisfero e l’astrolabio, trucidata barbaramente nel V secolo da fanatici monaci cristiani.

Proprio a causa dell'implacabile denuncia della violenza omicida perpetrata dalla Chiesa nella distruzione del paganesimo, il film è rimasto per quasi un anno parcheggiato senza che alcun distributore italiano avesse il coraggio di portarlo nelle sale e intanto riscuoteva ampio consenso in tutti gli altri Paesi europei. Ora sembra che il film abbia finalmente via libera, sempre che Mikado non cambi idea all’ultimo momento, per l'ennesimo ricatto della Chiesa.

Ipazia, vissuta ad Alessandria d'Egitto nel V secolo, fu una grandissima matematica, astronoma e filosofa pagana della scuola di Plotino. Figlia del grande matematico Teone, era giunta a tanta cultura da superare di molto tutti i filosofi del suo tempo. Per questo motivo accorrevano da lei da ogni parte del mondo antico tutti coloro che desideravano pensare in modo filosofico.

Era amata e ossequiata da tutte le personalità pagane contemporanee e ciò dava un enorme fastidio al vescovo Cirillo che odiava a morte la cultura classica e la libertà di pensiero, e che giunse a nutrire per lei un odio viscerale. Il filosofo pagano Damascio ci tramanda che questo vescovo malvagio, «si rose a tal punto nell'anima che tramò la sua uccisione, in modo che avvenisse il più presto possibile, un'uccisione che fu tra tutte la più empia».

Il suo assassinio, come ci narra lo storico contemporaneo Socrate Scolastico avvenne nel marzo del 415 per opera di un gruppo di monaci fanatici e sanguinari. Costoro, su istigazione del vescovo Cirillo, si appostarono per sorprendere Ipazia al suo ritorno a casa: «Tiratala giù dal carro, la trascinarono fino ad una chiesa vicina e qui, strappatale la veste, la uccisero usando dei cocci. Dopo che l'ebbero fatta a pezzi cancellarono ogni traccia bruciandola».

Damascio aggiunge che mentre ancora respirava , le cavarono gli occhi per punirla di aver osato a studiare il cielo. Un delitto così atroce fu messo prontamente a tacere da Elia Pulcheria che reggeva il trono di Costantinopoli a nome del fratello Teodosio II, ancora minorenne, perché era succube del vescovo Cirillo. Costui, infatti, additato da tutti come il vero mandante dell'assassinio, non fu mai perseguito, anzi, in premio della sua carità evangelica, come tanti altri massacratori cristiani, fu fatto santo subito dopo la morte.

Il film “Agorà”, che tutti i liberi pensatori devono vedere, è un colossal dal cast internazionale del regista cileno/spagnolo Amenabar, autore di "Mare Dentro" e "The Others”. Presentato a Cannes 2009, è stato subito distribuito con successo in tutto il mondo,

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)