Visualizzazioni totali

sabato 27 marzo 2010

Il vergognoso perdonismo della Chiesa nei confronti dei preti pedofili

Grande scalpore sta suscitando in Italia e in tutto l'Occidente cristiano i documenti pubblicati dal “ New York Times” che rivelano come il reverendo Lawrence C. Murphy, del Wisconsin negli Usa, dal 1950 abbia abusato per decenni su 200 bambini e che "Ratzinger e Bertone occultarono il caso".

Padre Murphy, infatti, non ricevette mai alcuna punizione o sanzione nonostante gli allora cardinali Joseph Ratzinger e Tarcisio Bertone fossero a conoscenza dei fatti. Seguendo la normale prassi da sempre seguita dalla Chiesa, egli fu soltanto trasferito in segreto in alcune parrocchie e scuole cattoliche, prima di morire nel 1998.

Lapidaria la spiegazione del New York Times: "La priorità era proteggere la Chiesa" E io aggiungo: anche i suoi immensi patrimoni messi a rischio dai possibili risarcimenti. Il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, con incredibile faccia tosta, ha giustificato la mancata punizione di questo infimo pederasta dicendo che, essendosi pentito e in cattive condizioni di salute, aveva dichiarato: «Voglio semplicemente vivere quello che mi resta nella dignità del mio sacerdozio». A quale dignità alludeva questo mostro di empietà?

Purtroppo, il vizio di riciclare i preti che si sono macchiati di gravi reati di pedofilia per consentir loro di reiterare le loro immonde “attenzioni” verso i fanciulli e le fanciulle affidati alle loro cure, non solo non è cessato ma è tuttora praticato anche in Italia. Maurizio Sacconi. portavoce di Rete laica di Bologna, ci segnala questo caso inquietante.

“Don Andrea Agostini, dopo un processo-farsa interno al Curia che lo ha evidentemente assolto benché sia stato condannato dalla giustizia civile italiana a 6 anni e 10 mesi per molestie sessuali sulle bambine dell’asilo cattolico da lui diretto , è stato trasferito presso il Santuario della Beata Vergine di San Luca e promosso a un nuovo incarico : continua ad essere un prete, continua a ricevere uno stipendio, continua ad essere a contatto con bambini e bambine, tutti quelli in visita al santuario tanto amato dai bolognes. Più volte abbiamo chiesto alla Curia e ai suoi vertici, al Cardinale Caffarra e a Monsignor Vecchi, di rispondere alle domande di trasparenza poste dalla cittadinanza e dalle famiglie delle vittime. Risultato: nessuna risposta. Non si può rimanere inermi di fronte al muro di silenzio, omertà e complicità della Chiesa bolognese; per queste ragioni oggi diffondiamo la notizia del luogo in cui è stato trasferito don Agostini. E così faremo ancora per ogni informazione che raccoglieremo e verificheremo ”.

Sarebbe questo il ‘nuovo’ metodo con cui la Chiesa cercherebbe di arginare l’ignominia della pedofilia nel clero? O non è la continuazione di quanto fatto finora?

D'altra parte monsignor Girotti, reggente della Penitenzieria Vaticana, riguardo al reato di pedofilia ha parlato chiaro: le persone consacrate soggette a disordini morali costanti e gravi, potranno venir consigliate di abbandonare la vita ecclesiastica. Avete capito bene: solo consigliate. Ecco perché nessun prete pedofilo è stato tolto dalla circolazione per essere rinchiuso definitivamente in un qualche solitario convento.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)