Visualizzazioni totali

venerdì 29 luglio 2011

Il “National Catholic Reporter” del 5 luglio 201 evidenzia la sconfitta della Chiesa cattolica negli Stati Uniti.

Il “National Catholic Reporter” del 5 luglio 2011, trattando dell'approvazione del matrimonio omosessuale a New York, evidenzia in modo lampante che la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, a causa del comportamento irresponsabile della gerarchia, ha perso gran parte della sua credibilità nei confronti della cultura dominante in materia di sessualità e di moralità, perché la forte reazione dei vescovi contro una legge come quella emanata a New York non solo è stata sbagliata, ma anche controproducente.

L'esito del voto ha messo in evidenza che né la maggior parte del mondo cattolico, né la società in generale, hanno fatto propria la dottrina della Chiesa riguardo al ritenere l’omosessualità come un disordine, relegando di fatto i gay ad una vita di continenza sessuale per poter rimanere dentro la comunità cristiana.

Un recente sondaggio della Quinnipiac University sugli elettori registrati a New York ha scoperto che il 70% di loro afferma che le proteste contro la legge da parte delle Chiese cristiane non ha influito minimamente sull'esito del voto.

Secondo Maurice Carroll, direttore del Quinnipiac University Polling Institute: “Sul matrimonio gay, molte delle persone praticanti sono in netto contrasto con i loro vescovi”. L’idea che un gruppo di uomini possa pretendere di conoscere la mente di Dio, in maniera così perfetta da proclamare con certezza incrollabile che Dio ritenga una parte significativa della Creazione (gay, lesbiche, bisessuali e transgender) come qualcosa come “disordinata”, non solo ha dell’assurdo ma non ha alcuna risonanza con il cuore stesso del Vangelo.

Ad Albany, i vescovi dello Stato sono stati vergognosamente scavalcati dal governatore Andrew Cuomo, un cattolico divorziato e genitore, dalla lobby pro matrimonio gay, e sono stati pure scavalcati equamente sia dai democratici che dai repubblicani. L’apparato della lobby dei vescovi rappresenta ormai solo un residuo medievale e oppressivo, inteso a rendere sempre più difficile la già penosa vita dell'uomo, e quindi a non incidere più nella società.

Il comportamento esagitato e ostile dei vescovi di fronte all’opinione pubblica negli ultimi anni – scomuniche a destra e a manca, messa al bando di esponenti politici, negazione di lauree honoris causa, l’Eucaristia brandita come un manganello politico, il rifiuto di rispondere a qualsiasi domanda o opinione dissenziente, negazione financo dei funerali religiosi - ha portato a una sorta di caricatura del ministero episcopale, un diffuso rigetto del mondo della religione, quasi ritenuto il caustico partito dei “no”.

Sul matrimonio omosessuale i vescovi devono quindi cedere, seguendo semplicemente il Gesù dei Vangeli, che oltre a dirci di non agire in base alle nostre paure, ci ha detto anche di rendere a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. Il matrimonio civile è di Cesare, cioè dello Stato, e la Chiesa non deve interferire,

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)