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lunedì 25 luglio 2011

Se la legge contro l'omofobia non sarà approvata i siti gay smaschereranno le cripto-checche, vale a dire gli omosessuali “velati”.

La discussione della legge contro l’omofobia sta per iniziare in Parlamento e se non verrà approvata il presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso, fa sapere che la comunità gay reagirà con forza, “smascherando tutti quegli omosessuali invisibili, politici, preti, uomini e donne di potere, che per nascondersi si accaniscono pubblicamente contro le libertà e i diritti delle persone lgbt”.

Il primo scoglio che la legge dovrà superare sono le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Lega, Pdl e Udc. “Ciò che c’è scritto in quelle orribili pregiudiziali – commenta Mancuso – è offensivo della dignità di milioni di cittadine e cittadini italiani, che a differenza di tutto il resto d’Europa, in Italia sono trattati come dei pericolosi pervertiti”.

“Non è più sopportabile – aggiunge – dopo quarant’anni di battaglie continuare ad essere pazienti e corretti, mentre ogni giorno si viene aggrediti e discriminati. Se saranno approvate le pregiudiziali di costituzionalità, è pronta una campagna che tenendo conto delle leggi in vigore, attuerà una forma intelligente di outing per far comprendere all’opinione pubblica quanta violenta ipocrisia sia presente nella classe dirigente italiana. L’operazione non sarà promossa né gestita da Equality Italia, rete trasversale per i diritti civili, ma da siti gay indipendenti”, conclude.

Non è la prima volta che l’omosessualità dei politici viene tirata in ballo nel dibattito pubblico. Il presidente onorario di Arcigay Franco Grillini annuncia in un’intervista al Giornale la presenza alla Camera e al Senato di circa cento parlamentari omosessuali, più o meno egualmente distribuiti tra centrodestra e centrosinistra, di tre ministri omosessuali nella attuale compagine di governo, e di tre ministri omosessuali nel governo Prodi.

Rincara la dose Aurelio Mancuso: «Pdl e Lega sono covi di politici che fanno sesso con gay e trans. Ne abbiamo le prove attraverso la nostra rete capillare di informazione. Abbiamo testimonianze e persone che hanno visto direttamente questi politici praticare sesso con gay e con trans di notte e poi di giorno attaccano gay e lesbiche e osteggiano la legge contro l'omofobia.»

E alla domanda «Come raccogliete questo genere di informazioni?» Mancuso risponde: «Attraverso una rete ampia e capace di comunicare cose di questo tipo. Questa rete ha accumulato in tutti questi anni informazioni rispetto a tanti politici di varia natura. Metteremo alla berlina però solo gli omofobi. Questa ipocrisia deve finire.»

Ma perché i politici nascondono la loro omosessualità? “Non si dichiarano perché sono ipocriti – afferma Nichi Vendola –, sono sepolcri imbiancati, tra l’altro sono anche ricattabili. Mi dispiace per chi vive in clandestinità la propria condizione. Uno che fa il parlamentare dovrebbe avere il coraggio di dirlo”.

Se ci sarà l'outing ne vedremo delle belle e finalmente conosceremo le cripto-checche, vale a dire gli omosessuali “velati” che per convenienza di carriera politica o ecclesiastica fanno finta di essere etero e sono in prima fila a protestare e a condannare confratelli e consorelle di pari orientamento sessuale.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)