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giovedì 21 luglio 2011

Perversioni e superstizioni. I miracoli. (La “mala” religione) 135

Sono un'altra colossale bufala che la Chiesa ha sempre strumentalizzato, calcando la credulità delle masse ingenue e superstiziose. Gli italiani, vivendo in un Paese fortemente cattolico, sono convinti che i miracoli siano una prerogativa della loro religione.

Ma non è così e non è mai stato così. Ai miracoli l'umanità ingenua ha creduto da sempre e nell'antichità più che ai nostri giorni. Ai tempi di Gesù, non solo in Palestina, ma in tutto l'impero romano, i miracoli erano all'ordine del giorno.

Il mondo antico era dominato dalla superstizione e da fedi apocalittiche per cui il soprannaturale e il meraviglioso erano la norma, non l'eccezione. Ovunque vagabondavano visionari, guaritori, taumaturghi, ispirati da dio, ai quali venivano attribuiti miracoli di ogni genere, anche resurrezioni.

Fiorivano i culti iniziatici più disparati, improntati alla magia e alla mantica, che spesso mescolavano atteggiamenti penitenziali e orgiastici e prevedevano la venuta di una qualche divinità celeste. Petronio Arbitro riassume in una battuta sarcastica lo spirito della sua epoca affermando che le presenze divine pullulavano così numerose al suo tempo che era più facile, per la strada, incontrare un dio che un uomo.

Tutti facevano miracoli, anche gli Imperatori. Vespasiano, come ci tramandano Tacito e Svetonio, guarì paralitici e ciechi, esattamente come faceva Gesù, spalmando sulle ciglia un miscuglio di saliva e di polvere.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)