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mercoledì 21 novembre 2012

Il falso Jahvè. La dominazione romana e le due guerre giudaiche. 183


Nel 37 a.C. Erode il Grande fu nominato dai romani re dell'intera Palestina. Godeva di una certa autonomia ma era pur sempre un re delegato perché Roma col suo esercito manteneva il controllo dell'intera regione. Durante il suo regno il malcontento degli ebrei verso il re e il dominio dei romani crebbe a dismisura, provocando frequenti rivolte da parte dei messianici.

Questi ultimi erano in continuo aumento, ed essendo fanaticamente convinti che l'arrivo del Messia liberatore fosse imminente, avevano dato vita alla setta degli zeloti o sicari, pronti a uccidere senza pietà i romani e gli ebrei collaborazionisti. Dopo la morte di Erode il Grande, nel 4 a.C., la situazione peggiorò perché il figlio Archelao, divenuto re della Giudea, fu deposto dai romani per inettitudine, e il regno diventò una provincia romana retta da procuratori incapaci di capire le esigenze della religione monoteistica ebraica.

I messianici, nazionalisti sempre più fanatici e anche sempre più fondamentalisti sotto l'aspetto religioso, continuarono a fomentare rivolte contro Roma finché, nel 66 d.C., la situazione precipitò: una piccola legione romana e un gruppo di ebrei filoromani furono uccisi in una sollevazione popolare guidata dagli zeloti.

La guerra che ne seguì, condotta prima da Vespasiano e poi dal figlio Tito, comportò, secondo Giuseppe Flavio (Bellum judaicum), che la combatté personalmente, la morte di più di 600.000 ebrei e determinò nel 70 d.C. la prima distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)