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giovedì 8 novembre 2012

Peccato e redenzione. La pedofilia. 119


Perché si è comportata in modo così ignominioso? Sono molteplici le motivazioni al riguardo. Anzitutto, con l'istituzione dell'”ordine sacro” (il sesto sacramento) si è creata, secondo la Chiesa, una differenza tra ministri consacrati e fedeli non solo funzionale ma ontologica. Traducendo: il clero sacerdotale con l'unzione diventa, per investitura divina, quasi un’altra specie, una casta super umana e perciò senza obblighi verso i comuni mortali, soprattutto se teneri adolescenti.

Partendo da questo presupposto, la Chiesa, pur facendo parte della società civile, non si considera sottoposta alla legge dello Stato, alla magistratura, e al Codice civile e penale ma soltanto alla legge di dio, alla gerarchia, e al Codice di Diritto Canonico. Quindi considera come giudice supremo («iudex supremus), in tutto l’orbe cattolico, soltanto il papa, e i suoi ministri non possono essere giudicati da nessuno altro («a nemini iudicatur ) se non da lui (nn. 1404, 1442 del Codice Canonico).

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)