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domenica 11 novembre 2012

Peccato e redenzione. La pedofilia. 120


Quando il diritto canonico configge col diritto civile, prevale il diritto canonico. Che, per i delicta graviora, prevede per l'ecclesiastico colpevole di pedofilia, l’ammonizione, il trasferimento, l’isolamento, la penitenza e la preghiera, la sospensione a divinis. Mai, però, la denuncia alla magistratura civile. Il prete pedofilo è soltanto un peccatore che ha offeso dio, non un criminale che ha commesso un reato contro una persona indifesa.

E qui entriamo in un altro punto critico. La Chiesa non ha mai sottoscritto le dichiarazioni dei diritti umani, politici, sociali e civili (ONU 1948 e UE 2000), né le Convenzioni internazionali sulla parità uomo-donna, sulla protezione dell’infanzia ecc. (chi vuole approfondire il punto, può leggere il libro del teologo spagnolo José Maria Castillo, La Chiesa e i diritti umani, 2009). 

Nel Codice di Diritto canonico (1983) e nel Catechismo (2003) manca persino l’espressione «diritti umani o civili». Ecco dunque perché la Chiesa teocratica non riconosce alcun potere civile al di sopra di essa e ignora da sempre tutti i diritti civili e umani proclamati dalla democrazia.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)