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sabato 17 aprile 2010

Anche la Chiesa Anglicana critica aspramente il Vaticano.

Benedetto XVI nel prossimo settembre dovrebbe recarsi in visita nel Regno Unito. Alcune associazioni di cittadini inglesi stanno organizzando vigorose proteste contro questa visita del papa che, secondo loro, non porterà nessun beneficio .

La più agguerrita di queste associazioni, conosciuta come “Make the Pope pay“, che raccoglie milioni di sostenitori dei diritti umani e che combatte le discriminazioni tra i cittadini, accusa il papa di ostacolare, col suo oscurantismo religioso, la realizzazione di una società più umana e più giusta nel mondo e, per di più, di costare al Regno Unito 20 milioni di euro, tutti a carico dei contribuenti britannici.

Le altre associazioni che raggruppano gay, femministe, fautori del birth control, cattolici favorevoli alla libera scelta sull’uso del condom e tutti quelli cui stanno a cuore i diritti civili sempre negati dalla chiusura mentale e dalla politica oscurantista del clero cattolico, sono un coro unico contro la visita del papa.

A questi si aggiungono le migliaia di manifestanti, che il 28 marzo scorso, hanno protestato davanti alla cattedrale cattolica di Westminster a Londra per chiedere le dimissioni di Papa Benedetto XVI, colpevole, secondo loro, di aver permesso a preti pedofili di evadere la giustizia.

Ma non è finita. A Londra, a Downing Street, sul sito ufficiale dell'ufficio del primo ministro Gordon Brown, decine di migliaia di persone stanno sottoscrivendo una petizione contro il papa che lo mette sotto accusa per essersi sempre opposto ai diritti delle donne, all'uso dei profilattici, all'aborto, ma anche al diritto alla contraccezione per prevenirne la necessità. Contestano anche il divieto alla ricerca sulle cellule staminali e la mancata uguaglianza giuridica, voluta dal Vaticano, di lesbiche, gay, bisessuali e transgender e quindi la discriminazione di omosessuali e transessuali.

A complicare le cose si è messo anche l'Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams che, a seguito dello scandalo pedofilia, rompendo il protocollo ecumenico, ha espresso dure critiche contro i vertici ecclesiastici cattolici, scrivendo che la Chiesa Romana in Irlanda "ha perso tutta la sua credibilità". Insomma una generale levata di scudi contro il pontefice romano. Tutto fa prevedere che la visita papale potrebbe innestare una forte opposizione e qualche dimostrazione ostile.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)