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mercoledì 7 aprile 2010

Prima annessione dei pagani timorati di Dio (“L'invenzione del cristianesimo”) 71

I pagani non furono toccati da quella prima fase evangelizzatrice che si svolgeva esclusivamente nell'interno delle sinagoghe, finché avvenne che alcuni ebrei ellenisti di Antiochia, accanto ai correligionari, inserirono nel loro gruppo anche alcuni pagani, chiamati "timorati di Dio", che frequentavano le sinagoghe come uditori, essendo attratti dal monoteismo e dalla profonda eticità dell’ebraismo, e questi nuovi fedeli furono chiamati per la prima volta cristiani. Questa parola greca significava messianisti. Cristo (Christòs), infatti, era la traduzione in greco di Unto, Liberatore d'Israele, in altre parole, Messia.

La Chiesa di Gerusalemme, temendo che il coinvolgimento dei pagani potesse creare delle deviazioni nell'osservanza della Legge, inviò il levita Barnaba a studiare la situazione. Questi non riscontrò alcuna irregolarità e tranquillizzò Gerusalemme. Avvenne così la prima cauta apertura verso il mondo dei gentili, vista però con un certo fastidio dalla maggior parte dei cristiano-giudei di Gerusalemme, convinti che l'aspettativa messianica riguardasse esclusivamente il popolo eletto.

Il fatto che predicavano che la Fine dei Tempi era vicina, che Israele stava per essere liberato, che la resurrezione di Gesù: il Messia, l'Unto del Signore, preludeva ad una nuova epoca di speranza e all'arrivo imminente del dominio dei Santi, non contrastava minimamente con l'ideologia ebraica in quanto corrispondeva a ciò che Dio aveva stabilito e la lunga catena dei profeti e dei santi aveva indicato nelle Scritture. Ciò spiega perché il movimento della "Via", ancorché avversato dalla gerarchia templare, trovasse corrispondenza presso la gente comune ed anche presso alcuni farisei.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)