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venerdì 9 aprile 2010

RU486: i numeri parlano chiaro.

Su 1.800 casi di aborto con la pillola RU486 considerati in otto ospedali italiani «il 94,5% delle donne ha evitato l'intervento chirurgico, il 5,5% si è sottoposto a raschiamento dopo il secondo ciclo del farmaco, quindi dopo l'espulsione, e in un solo caso c'è stato bisogno di una trasfusione».

Lo rende noto Silvio Viale, il ginecologo che avviò cinque anni fa al Sant'Anna di Torino la sperimentazione del farmaco. «Va considerato - sottolinea Viale - che, nel caso dell'aborto chirurgico, il 100% si sottopone a intervento e nel 2%-4% di casi c'è bisogno di un secondo intervento”.

Per quanto riguarda i costi, secondo Viale, quello chirurgico costa tra i 900 e i 1.000 euro, mentre quello medico, senza ricovero ospedaliero, costa la metà. Con il ricovero, gli esami e la struttura costa invece come quello chirurgico». Quindi sono del tutto pretestuosi i continui intralci frapposti dai cattolici, su pressione vaticana, per l'introduzione della pillola già in uso nel resto d'Europa da circa trent'anni.

La salute delle donne non solo non è in pericolo con l'aborto farmacologico ma addirittura molto più sicura e meno sottoposta a traumi dolorosi. È solo la Chiesa che, campando assurdi precetti divini e usando ogni forma di ingerenza, spinge i nostri politici a violare le leggi dello Stato per assecondare i suoi divieti oscurantisti.

Non soltanto i politici della desta contrastano l'introduzione della RU486 ma anche quelli del centrosinistra, che con un occhio polemizzano con il centrodestra e con l'altro guardano ai cattolici. Il nostro parlamento, purtroppo, è un vero pecorame bipartisan.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)