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venerdì 30 aprile 2010

Per Stephen Hawking forme di vita aliene intelligenti esistono quasi certamente.

L’astrofisico, forse più famoso del mondo, che il 9 maggio in prima serata ci presenterà il suo nuovo documentario del titolo "Nell'Universo con Stephen Hawking" - ottima occasione per gli appassionati dei misteri dello spazio per approfondire le teorie più affascinanti e i possibili scenari galattici - confessa senza mezzi termini di non aver dubbi sull'esistenza degli extraterrestri in base a molte evidenze scientifiche ormai accettate dalla maggioranza degli scienziati.

Gli fa eco il professor Cristiano Cosmovici, bioastronomo romano dell’Istituto di fisica dello spazio interplanetario e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) anche lui convinto dell’esistenza nell’universo di altre civiltà evolute e tecnologicamente avanzate quanto la nostra e forse anche superiori.

A confermare questa teoria affascinante (ma non scevra da timori da parte di chi teme una possibile invasione da parte di alieni armati di astronavi letali e con alle spalle un pianeta ormai prosciugato da ogni risorsa naturaIe) si aggiunge il radioastronomo Usa Frank Drake che ha realizzato un’equazione, da cui risulta che soltanto nella nostra galassia esistono 5 milioni di pianeti abitati da altri esseri viventi, di cui 5mila con una civiltà molto evoluta.

Ciascuno di questi corpi celesti si trova infatti all’interno di sistemi solari in tutto simili a quello della Terra. Da ultimo, anche la Pontificia Accademia delle Scienze e la Specola Vaticana al termine di severi studi di astrobiologia è arrivata, dopo tormentate contorsioni metafisiche, alla stessa conclusione. Quindi non ci sono più dubbi: nell'universo non siamo più soli come ritenevamo fino a pochi decenni fa.

Ma cosa dimostra una scoperta così importante? Che tutte le religioni sono delle colossali bufale perché si fondano sul creazionismo, mentre solo la teoria materialistica e naturalistica della realtà, teorizzata da Darwin (che con Democrito, Epicuro, e Lucrezio restava nell'ambito della speculazione filosofica), riesce a spiegare scientificamente l'origine della vita. Essa dimostra, infatti, che i processi che si svolgono nel nostro mondo, e in tutti gli altri mondi possibili, sono il prodotto di leggi immanenti al mondo stesso e quindi non hanno niente a che vedere con leggi trascendenti, riferibili ad una qualsiasi divinità.

Con Darwin l'uomo non è un essere creato da dio, a sua immagine e somiglianza, per essere posto al centro dell'universo (dogma antropocentrico dei creazionisti) come tutte le religioni lo hanno lusingato a credere, ma semplicemente il prodotto di un mix di caos e determinismo che lo ha assemblato così com'è. Addirittura, avrebbe potuto essere assemblato in qualcosa di molto diverso.

E infatti gli scienziati sono certi che negli altri pianeti la vita potrebbe essersi realizzata in forme molto diverse dalla nostra. Quindi in base all'evoluzionismo darwiniano, l'uomo è soltanto una variazione casuale nell'esplosione del vivente. (È un po' dura da ingoiare, ma è così).

Ma c'è un altro risvolto importante da esaminare. Ora, che finalmente anche la Chiesa è arrivata ad ammette la possibile esistenza degli omini verdi, magari più intelligenti di noi, come la mettiamo con la “salvazione” strettamente limitata alla specie umana?

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)