Visualizzazioni totali

martedì 13 aprile 2010

Il “chiacchiericcio” del card. Sodano riguarda centinaia di casi di pedofilia in Italia e molte migliaia nel mondo. E sono solo la punta di un iceberg

Negli ultimi due anni, in Italia, tra arrestati, indagati e condannati, sono circa 130 i casi di sacerdoti coinvolti in reati legati alla pedofilia e venuti alla ribalta delle cronache come ha documentato l’avvocato Sergio Cavaliere.

E sono appena la punta di un iceberg se consideriamo che molte vittime sono riluttanti ad uscire allo scoperto e che spesso non rivelano neppure ai familiari l’abuso subito, oppure denunciano il sacerdote all’autorità ecclesiastica ma non alle procure. “In nessuno dei casi il vescovo locale ha avvisato la polizia del sospetto abuso” sostiene l’avvocato Cavaliere.

Il procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, che ha condotto molti procedimenti a carico di sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori, dieci dei quali conclusi con la condanna degli ecclesiastici, ha affermato che mai le denunce sono partite da vescovi o altri sacerdoti ma sempre dalle famiglie delle vittime, dopo che si erano rivolte alle autorità ecclesiastiche senza risultato.

“Scopriremo presumibilmente che il Vaticano ha lavorato in Italia ancor più alacremente con i vescovi per nascondere i casi, rispetto all’estero, semplicemente perché il contatto era più vicino e la chiesa è così potente in Italia” , ha affermato Roberto Mirabile che è a capo dell’associazione antipedofilia che si è costituita parte civile nel processo contro don Ruggero Conti, ex parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima a Roma, arrestato due volte per abusi sessuali a danno di minori e prostituzione minorile aggravata.

L'adescamento delle vittime, tutti maschi e al di sotto dei 14 anni, è quasi sempre il medesimo: adocchiato il ragazzo tra quelli che frequentano i locali della parrocchia, il prete pedofilo lo attira in un luogo appartato e qui lo costringe a soggiacere ai suoi desideri, in cambio di piccole somme o un capo d’abbigliamento. E poi, impone alla vittima il voto del silenzio, minacciandola altrimenti di castighi durissimi e perfino della scomunica.

In Italia, Paese ipocrita e perbenista, l'opinione pubblica e la casta politica sono sempre a favore del prete accusato e contro la vittima che lo denuncia e sempre contro il magistrato che indaga. Il prete poi, anche se condannato, viene riciclato in continuazione, trasferendolo di parrocchia in parrocchia onde consentigli di reiterare i suoi abusi. Qualcuno viene, addirittura, promosso.

È il caso di don G.S., sacerdote del salernitano, condannato in via definitiva per atti di libidine violenta nei confronti di due bambine di 12 anni ed ora nominato direttamente dall’arcivescovo consigliere dell’Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero e membro del collegio presbiterale, Incredibile, ma vero.

Come è incredibile quanto scoperto dalla Squadra mobile di Cuneo. Durante un'intercettazione su un prete accusato di pedofilia, il sacerdote al telefono fu colto mentre con un prelato romano, commentava le qualità fisiche di un bambino. Per il cardinale Sodano tutto ciò è solo “chiacchiericcio”; per i vescovi italiani e per la stampa clericale:“diffamazione della Chiesa” .

Intanto le vittime italiane dei preti pedofili si riuniscono in associazione. Nessuno ne parla in Italia, ma nei giornali inglesi sì. Titola il “Times” in data 23.03,2010: “Victims of Catholic clergy sex abuse in Italy form support group. Richard Owen, Rome”

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)