Visualizzazioni totali

sabato 25 giugno 2011

Perché la Chiesa Cattolica in Italia si avvia al declino.

La Chiesa Cattolica non è mai stata così forte, in Italia, sotto il profilo politico ed economico come ai nostri giorni. La quasi totalità della classe politica italiana vive in aperta e costante violazione dei precetti religiosi e praticamente fuori dalla Chiesa.

È, infatti, composta in maggioranza da divorziati, sposati civilmente e conviventi, e spesso anche (ma lo ammettono solo in privato) da non credenti. Eppure tutti dichiaratamente cattolici, tutti proni al Vaticano, tutti a gara a slinguazzare gli anelli ecclesiastici, ad accodarsi nelle celebrazioni di una qualsiasi cerimonia civile al codazzo prelatizio che si configura come il vero protagonista di ogni evento pubblico, ma, soprattutto, tutti disposti ad elargire, senza scrupolo, enormi contributi economici e privilegi anticostituzionali ed immorali al clero.

Perché, diciamola chiaramente, senza l'appecoramento dei nostri politici e senza i 10 e più miliardi di euro all’anno che i contribuenti italiani versano nelle casse del Vaticano e della CEI, la Chiesa Cattolica non sarebbe così pimpante come dimostra di essere oggi.

Ma nonostante tutto questo, nonostante gli squilli trionfalistici, ci sono segni fortemente premonitori che essa, inesorabilmente, sta avviandosi al declino. Come mai? Per mancanza della materia prima, cioè di preti. Lo dice uno studio socio-demografico della Fondazione Agnelli, benedetto dai vescovi italiani.

Conoscete qualcuno che oggi abbia voglia di farsi prete? O suora? I seminari sono deserti. I monasteri vuoti. Mentre i preti e le suore nostrani si stanno esaurendo la Chiesa cerca i rincalzi dal terzo mondo.

In pratica, con i nostri soldi, la Chiesa Cattolica importa manodopera clericale dai Paesi sottosviluppati nei quali il sacerdozio è ancora una professione ambita. Gli unici disposti a fare lavori umili (le suore) e a sparare stupidaggini senza senso (i preti) per un tozzo di pane al servizio della ben pasciuta gerarchia ecclesiale, sono quindi i poveracci del terzo mondo. Siamo costretti ad importare badanti e preti.

Bisognerebbe farlo presente ai leghisti che, se si accorgessero di questo trend di immigrazione di clero clandestino, magari la smetterebbero di essere così clericali.

In Italia sono 1.500 i sacerdoti stranieri, nati all’estero ma incardinati nelle diocesi italiane. Mica pochi: sono il 4,5 per cento dei preti diocesani, e destinati a crescere sempre più. La regione con più preti stranieri è il Lazio, dove ce ne sono ben 462 (il 21,3 per cento del clero totale). Segue la Toscana con 230 (il 10,3 per cento); il Triveneto (un tempo serbatoio di vocazioni) con 106, e le altre regioni.

Da dove vengono i preti nati all’estero? Dalla Polonia innanzitutto, importati dal papa polacco In totale, sono 232 i sacerdoti prestati all’Italia dal paese di Wojtyla. Poi dallo Zaire: 96, dalla Colombia: 86, dall’India: 82 , e da molti altri Paesi: Romania, Brasile, Nigeria, Filippine, Argentina, Venezuela, Congo ecc..… I preti stranieri sono molto più giovani, hanno un’età media molto più bassa dei nostrani.

Saranno loro la salvezza della Chiesa Cattolica? Forse per qualche tempo. Poi, anche in quei Paesi il trend antivocazioni esploderà e allora la Messa sarà, finalmente, finita per tutti.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)