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giovedì 16 giugno 2011

Sul web la campagna per boicottare la visita del papa a Berlino in settembre.

La visita del papa a Berlino in settembre sta suscitando un forte movimento di protesta contro la sua venuta. La dura politica di Ratzinger in materia di diritti omosessuali e libertà civili ha fatto nascere il comitato “Der Papst kommt” che promuovere online il boicottaggio dell’evento.

Sta dilagando in tutta la Germania la raccolta delle adesioni sul web che si annunciano numerose. Benedetto XVI troverà nel suo Paese una poderosa comunità che lo contesterà pacificamente ma duramente. Ecco il testo della risoluzione del comitato “Der Papst kommt!”

“A Settembre 2001 Papa Benedetto XVI visiterà la Germania. Durante questo periodo parlerà anche di fronte al Parlamento. Noi protestiamo contro questo. Il Papa appoggia una politica che discrimina gli uomini sui temi di genere e di sesso. 

" Noi protestiamo contro il Papa perché è uno dei maggiori responsabili dell’oppressione dei gay, delle lesbiche e delle trans nel mondo. A livello mondiale il Vaticano combatte a fianco delle più brutali dittature contro i diritti per la comunità LGBT.  Secondo Ratzinger la decisione di parlamenti eletti democraticamente di riconoscere le coppie dello stesso esso è una legalizzazione del male, che i cattolici devono contrastare.

 "Noi critichiamo il disprezzo dei diritti delle donne, che il Vaticano compie quando lotta contro la parificazione dei sessi e contro l’aborto. Condanniamo la politica sessuale e sui preservativi del Papa.

"Impedisce la prevenzione del virus Hiv in molti Paesi, condanna gli uomini alla malattia e porta loro alla morte. Protestiamo contro la visione antidemocratica di Papa Benedetto XVI, che definisce una società liberale come una dittatura del relativismo.

"Queste critiche sono condivise da molti cattolici che invitiamo a protestare insieme a noi. Ci contrapponiamo al tentativo del Papa di imporci i suoi dogmi morali come leggi delle nostre Nazioni. Una simile politica non può essere tollerata nel silenzio, per questo invitiamo a tutti a protestare pacificamente a Berlino".

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)