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sabato 15 settembre 2012

Il falso Jahvè. La fonte P. 154


Appartiene a questa fonte anche la descrizione del capro espiatorio. Aronne, in qualità di sommo sacerdote, doveva ogni anno scegliere per il perdono dei peccati del popolo due capri e presentarli a Dio nel giorno dell'Espiazione. Uno di questi veniva sacrificato come offerta riparatrice; sull'altro Aronne doveva confessare i peccati del popolo e quindi lasciarlo andare libero nel deserto. 

In tal modo tutte le colpe venivano perdonate e di conseguenza Israele poteva rientrare nello stato di santità. Tutta la liturgia sacrificale, che interessa gran parte del Levitino e che è posta a fondamento del culto templare, deriva da questa fonte.

In seguito alla doppia conquista di Gerusalemme per opera dei romani nel 70 e nel 135 d.C., e la conseguente distruzione definitiva del Tempio, seguita dalla cacciata degli ebrei dalla Palestina, il culto sacrificale venne totalmente abolito e sostituito dal culto della parola, che si poteva celebrare in qualsiasi luogo alla presenza di almeno dieci maschi ebrei adulti. 

Le sinagoghe divennero così i centri del nuovo culto ebraico e in breve si diramarono in tutto il mondo antico. Ancora oggi sono l'unico luogo in cui si svolge il culto ebraico e sono diffuse in tutti gli angoli della Terra. Si differenziano tra di loro per alcuni aspetti rituali che dipendono dagli usi e costumi assimilati nei vari Paesi che accolsero gli ebrei durante la loro diaspora (rito spagnolo, rito germanico, rito levantino e così via).

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)