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domenica 9 settembre 2012

Peccato e redenzione. La demonizzazione di ogni forma di libertà civile e democratica. 102


Per la Chiesa l'ideale supremo da essa perseguito fin dai primi secoli della sua nascita fu la teocrazia, cioè l'accentramento del potere politico e religioso nelle sue mani e la conseguente negazione di ogni forma di libertà. Dopo la caduta dell'impero romano e la nascita degli stati barbarici, essa tentò di fare dell’Europa un vasto impero teocratico, sotto la sua dominazione. Pretese, rifacendosi al motto di san Paolo "omnis potestas a Deo", di nominare e deporre re e imperatori. Quando vide fallire il suo tentativo, non esitò ad allearsi ai sovrani che aveva tentato di sottomettere, per favorire l'assolutismo politico e religioso più integrale.

Trono e altare, spada e croce, era il suo motto. Essa impose allora agli Stati europei di perseguitare con rigore i delitti d’opinione, ricorrendo alla scomunica, che obbligava i sovrani a infliggere la prigione, la confisca dei beni e la pena di morte a coloro che la ricevevano. Gli Stati furono costretti a trasformarsi nel braccio secolare della Chiesa, per soffocare sul nascere ogni tentativo di libertà.

Ci sono voluti secoli di lotte dure e spietate, contrassegnate da torture, roghi, condanne a morte e ignominie di ogni genere, per abbattere l'assolutismo politico e religioso, voluto dalla Chiesa in combutta coi sovrani assoluti e per riconquistare le più elementari libertà civiche. Lotte che si sono combattute fino quasi a tutto il XIX secolo. Lo Stato Pontificio, durato in Italia fino al 1870, oltre che teocratico, è stato il più arretrato, crudele e oppressivo d'Europa e ha represso, con il carcere e il capestro, ogni tentativo di democrazia da parte dei suoi sudditi.

Solo nel XX secolo la Chiesa ha accettato, obtorto collo, il consolidarsi della democrazia e del laicismo di Stato nel mondo occidentale, continuando a considerarli emanazioni sataniche e ad ostacolarli in tutti i modi. Infatti, non appena sono sorti dittatori di stampo fascista, con Mussolini in Italia, Franco in Spagna e Pinochet in Cile, non ha esitato ad appoggiarli, considerandoli inviati dalla provvidenza divina, e a giustificare i crimini da essi perpetrati. La complicità con i regimi fascisti è una macchia indelebile sulla storia della Chiesa. Anche ai nostri giorni la Chiesa appoggia i regimi di detra più reazionari e oppressivi.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)