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lunedì 17 settembre 2012

Il falso Jahvè.La scomparsa del quarantesimo libro della Bibbia. 155


Sappiamo che nel Regno di Giuda veniva coltivato un odio mortale verso il regno fratello d'Israele a causa del culto di Baal, e sappiamo che dopo la sua distruzione il Regno di Giuda cancellò di proposito ogni traccia della vera impronta religiosa d'Israele, limitandosi a dichiararlo idolatra. Ma Giuda nutriva un eguale e forse più intenso odio anche per il regno di Edom, che comprendeva il territorio poi chiamato Idumea.

Gli edomiti erano collegati politicamente e religiosamente agli Israeliti, e molti Alti Luoghi – santuari a cielo aperto dedicati a Baal, cioè a Jahvè – si trovavano nel loro territorio. Per alcuni biblisti addirittura il Monte di Dio, cioè il luogo dove Mosè ricevette le famose Tavole della Legge, si trovava a Teman, nella terra di Edom, e non nel Sinai.

Durante l'invasione assira gli edomiti riuscirono a salvaguardare la loro indipendenza e autonomia e conservare il loro culto ma, col passare dei secoli, vennero assimilati dai nabatei, che fondarono la loro capitale a Petra. Secondo il Libro di Jashar gli edomiti erano i sacerdoti di Bethel, i guardiani del Monte di Dio e una tribù importante d'Israele.

Nel Libro di Giosuè viene raccontato un fatto insolito e misterioso. Un giorno, mentre era vicino a Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide di fronte a sé un uomo con la spada sguainata. Gli andò incontro e gli domandò: “Sei dei nostri oppure un nemico?” Egli rispose: “Né uno dei vostri né un nemico. Sono il capo dell'Esercito del Signore, e ora vengo ad aiutarti”. Giosuè si prostrò a terra e gli domandò: “Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?” Il capo dell'Esercito del Signore rispose: “Togliti i sandali dai piedi perché questo luogo è sacro”. E così fece Giosuè (Giosuè 5,13-15).

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)