Visualizzazioni totali

giovedì 18 febbraio 2010

Altro caso di eutanasìa in Gran Bretagna. 18.02.10

Mentre in Italia aumentano le pressioni del Vaticano sul nostro parlamento, bipartisanamente appecorato, perché approvi la Legge sul testamento biologico voluta dalla Chiesa, come “Tortura Obbligatoria di Fine Vita” (Nogod) , nella più civile e libera Albione la magistratura dà un'ulteriore prova di voler rispettare la volontà di una donna, che aveva decisa di morire senza farsi torturare, e di non perseguire chi le ha permesso di farlo.

Jane Aiken Hodge, scrittrice di fama mondiale con oltre 40 bestseller, a 91 anni affetta da malattia terminale e dolorosa, aveva redatto un testamento biologico con chiare istruzioni di non essere sottoposta a manovre di rianimazione nel caso in cui avesse ingerito una overdose di sonniferi. Le sue due figlie, dopo che la madre aveva ingerito l'overdose, sono rimaste sedute accanto alla madre per quattro giorni, dandole conforto ma senza intervenire per impedirne la morte. Per aver eseguito la volontà materna non sono state perseguite penalmente con l'accusa di assistenza al suicidio.

Il legale della Procura, incaricato di svolgere un'indagine sul caso, dopo aver verificato la validità del testamento biologico, ha ammesso che l'esplicita volontà della donna avrebbe impedito a qualsiasi ospedale di agire per impedirle di morire. “Un ospedale non avrebbe potuto offrire trattamenti ulteriori rispetto a quelli ricevuti in casa sua”.

La magistratura britannica sta quindi attuando la prassi che le persone mosse da pietà e che seguono la volontà del malato non saranno perseguite penalmente. Una conquista sociale immensa. La signora Hodge, in occasione della morte di sua sorella, avvenuta qualche anno fa, aveva scritto un forte editoriale su un quotidiano inglese lamentando la continua resistenza alla legalizzazione del suicidio assistito: “Tutte queste maldicenze” aveva affermato, “ sui presunti pericoli del testamento biologico fanno sì che sia ancora più difficile morire senza soffrire. E’ deprimente”.

Riusciremo mai in Italia a scrollarci di dosso i fraudolenti e demenziali divieti divini, imposti dall'oscurantismo cattolico, e poter disporre liberamente della nostra salute, del nostro corpo e della nostra vita come meglio ci aggrada? O saremo costretti, al limite della disperazione, a cercare la morte in Belgio o in qualche altro Stato meno oppressivo del nostro Paese?

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)