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mercoledì 10 febbraio 2010

Pesanti interferenze vaticane in Inghilterra

L'ingerenza del Vaticano non riguarda solo l'Italia, ormai ridotta a colonia pontificia, dove non si muove foglia che il papa non voglia, ma si fa sempre più pesante anche in molti altri Stati del mondo.

Pochi giorni fa il Vaticano ha tentato di condizionare l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Apce).di Strasburgo (vedi il post del 2 febbraio), suscitando aspre polemiche, ed ora sta cercando di influenzare pesantemente l'opinione pubblica inglese in previsione della visita di Benedetto XVI nel prossimo settembre nel Regno Unito.

Sulle prime pagine dei giornali inglesi (il Telegraph, la BBC, il Guardian, il Times. La National Secular Society) in questi giorni, abbondano le reazioni polemiche alle recenti affermazioni del Pontefice contro alcuni provvedimenti del governo laburista intesi a salvaguardare l'uguaglianza dei diritti umani violati da alcune agenzie di adozione o di collocamento cattoliche inglesi, che adottano politiche discriminatorie, nei confronti delle coppie omosessuali.

La politica del governo laburista in materia di diritti umani, ha sostenuto Joseph Ratzinger in una lettera indirizzata ai vescovi di Inghilterra e del Galles, violerebbe “la legge naturale”. La libertà religiosa [quella della Chiesa cattolica] ha ribadito con durezza il millantato vicario di Cristo, sempre più deciso a riesumare il Syllabo di Pio IX, viene prima dell’uguaglianza dei cittadini. Il papa ha quindi invitato i vescovi inglesi a combattere la legge dell' Equality Bill “con zelo missionario”.

Un altro motivo che suona poco 'gradito' in Gran Bretagna, deriva dalle recenti aperture del Pontefice ai sacerdoti anglicani, anche sposati, che intendono abbandonare la loro Chiesa per passare al Cattolicesimo. Essere "generosi" e dar loro  "un'accoglienza affettuosa e cordiale" ha raccomandato il Papa ai vescovi inglesi ricevuti in Vaticano.

Il papa vuole approfittare al massimo della crisi che ha investito l'ala più tradizionalista della Chiesa anglicana, preoccupata dalla piega eccessivamente liberale che ha determinato l'ordinazione delle donne vescovo e l'accettazione di preti dichiaratamente gay. L'invito del papa, però, non è stato accolto positivamente dalle autorità anglicane, come l'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, che lo ha definito "un attacco" alla propria Chiesa.

Insomma si sta determinando nel Regno Unito un'atmosfera tutt'altro che favorevole alla visita di Benedetto XVI anche in previsione dell'enorme costo economico che essa comporterà e che dovrà essere sopportato dal Paese ospite.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)