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martedì 23 febbraio 2010

Il laicismo come stile di pensiero e di vita

Il laicismo è uno stile di pensiero e di vita del cittadino profondamente democratico che non vuole imporre niente agli altri ma,al contrario, vuole consentire a tutti la massima libertà nel rispetto della legge. Tutto quanto non lede i diritti altrui e non viola il diritto comune è permesso per il laico.

Uno Stato veramente laico non imporrà mai niente ai cattolici che contravvenga alla loro fede. Nessun cattolico è obbligato a divorziare, a non sposarsi in chiesa, a prendere i contraccettivi e così via. Può in privato ottemperare al cento per cento a tutti gli obblighi della sua fede. Ma, viceversa, in uno Stato veramente laico, il cattolico non può, anche se è in maggioranza, imporre i suoi dettami etico-religiosi a chi non li sente come suoi e aspira ad una vita più libera e diversa.

Il cattolico, se lo vuole, può, allo stadio terminale della sua vita, chiedere l'alimentazione forzata, la respirazione artificiale e la somministrazione di farmaci anche se inutili, ma non può impedire al laico che non condivide i suoi principi religiosi, di rifiutare ogni accanimento terapeutico, compresa la nutrizione e l'idratazione forzata e consentire che che la natura faccia il suo corso solo somministrando sedativi per alleviare in parte le sofferenze.

Il laicista viene accusato dal papa attuale, spregiativamente, di relativismo perché è neutrale verso le idee religiose (inclusa la propria, che considera soggettiva) considerandole tutte indimostrate. Ma verso le idee scientifiche egli è tutt'altro che relativista perché le considera oggettive e universali. Il laicismo,quindi, neutrale rispetto ai culti religiosi, non lo è affatto nelle conoscenze in senso lato.

Mentre la Chiesa ha sempre identificato la conoscenza con la cultura religiosa, snobbando o contrastando ogni altra forma di cultura, il laicismo, a partire dal Rinascimento, sopportando duri scontri contro la Chiesa, ha rilanciato la cultura scientifica e ha diffuso lo studio della filosofia, delle scienze naturali, delle tecniche, delle matematiche e delle arti, sempre contrastato dall'oscurantismo religioso che prolifica nell'ignoranza.

Il laicismo ha imposto la scuola non è solo gratuita, ma anche obbligatoria, perché le forme di conoscenza indicate dai programmi sono considerate il fondamento del progresso culturale, economico e sociale della nazione. Esso non si caratterizza dunque come pensiero debole che lascia la società priva di un indirizzo morale e cognitivo come falsamente predica Ratzinger, ma come pensiero forte che si sostituisce a pensieri totalitari o presunti rivelati.

Il laicismo considera la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino come caposaldo della morale e il pensiero scientifico-filosofico come forma di conoscenza universale.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)