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venerdì 19 febbraio 2010

Per Richard Dawkins l’evoluzione è una realtà scientifica ampiamente comprovata

Il biologo evoluzionista Richard Dawkins torna nelle librerie con Il più grande spettacolo della terra (Mondadori, 2010) in cui ribadisce, con fermezza, che l’evoluzione non è solo un’affascinante teoria, ma una realtà scientifica ampiamente comprovata.

Le teorie di Darwin, confermate da milioni di reperti fossili, geologici e paleontologici, nonché da tutte le ricerche biologiche, sono oggi osteggiate con ostinata stupidità dai movimenti creazionisti di tutte le religioni che non vogliono rassegnarsi ad accettare che il mito del divino vasaio intento al tornio a modellare l'omino di creta sia un favola infantile nata nelle menti ottenebrate del cavernicolo e introdotta pari pari nella Bibbia.

Di fronte alla miriadi di prove che confermano il darwinismo i creazionisti più irriducibili, detti fondamentalisti cristiani non si danno per vinti e insistono a proporre in alternativa una nuova teoria pseudoscientifica per conciliare creazionismo ed evoluzionismo. Va sotto il nome di Intelligent Design (Progetto intelligente) conosciuto come ID. Vogliono che in ogni scuola il Progetto Intelligente venga insegnato in parallelo alla Selezione Naturale.

Negli Usa, dove l'ID trova i massimi sostenitori, si tentò di introdurlo nelle scuole come teoria scientifica ma fu bloccato dalla magistratura che, in base al primo emendamento della Costituzione Americana, lo dichiarò non scienza e lo relegò a teoria religiosa.

In Italia, col Vaticano in casa e il Governo sempre prono ai dettami del papa, il problema non si pone nemmeno perché la teoria evolutiva non viene trattata nella scuola dell'obbligo. Infatti nel 2004 (DL 19 febbraio n.59). l'allora ministra della Pubblica Istruzione, Moratti, fece togliere ogni riferimento a Darwin e all'evoluzione nei programmi scolastici del primo ciclo, facendoli scivolare nel pieno Medio Evo. Si doveva tornare al racconto del mitico vasaio, accennato sopra, in base al dogma del primato della fede sulla ragione, sostenuto dalla Chiesa.

La teoria dell'ID nega recisamente che il caso possa aver generato la complessità degli organismi viventi, ma sottace sul fatto che le variazioni casuali sono avvenute sulla nostra Terra per più di tremila milioni di anni, determinando milioni di piccoli adattamenti che hanno dato vita, gradatamente, agli organismi più complessi.

L'ID viene perciò recisamente negato da tutti gli scienziati degni di portare questo nome. Ma non per il papa secondo il quale vige imperativo il dogma del primato della fede sulla ragione. "Ogni teoria che neghi alla divina provvidenza qualsiasi reale ruolo causale nello sviluppo della vita nell'universo non è scienza ma ideologia" (Ratzinger, alla Commissione teologica internazionale, 2004).

Quindi l'evoluzionismo, suffragato da milioni di reperti fossili e paleontologici, per Benedetto XVI è ideologia, mentre la favoletta del mitico vasaio, è scienza.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)