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sabato 6 febbraio 2010

La bufala della Madonna di Medjugorje

Le Madonne-patacca non passano mai di moda, anzi si diffondono come una pandemia. Il 2 febbraio scorso 15mila persone si sono radunate al Palavesuvio di Ponticelli (Napoli) per una apparizione della Madonna di Medjugorje. in trasferta in Italia insieme a Mirjana Dragicevic Soldo, una dei sei veggenti.

Costei, in atteggiamento mistico, ha dialogato in silenzio con la Madonna, davanti alla folla ammirata, sussurando parole mute verso il cielo e spargendo qualche lacrima. Nessuno dei presenti ha sentito o visto qualcosa. Poi, la presunta veggente ha comunicato ai presenti il messaggio ricevuto.

La Madonna, ha detto, è molto preoccupata per i non credenti e l'ho vista spargere molte lacrime per colpa loro. È questa la grande calamità che affligge il mondo. Il resto non conta niente. Nessun cenno di pietà, infatti, per tutti i mali che affliggono l’umanità: guerre, devastazioni, stermini, calamità naturali, fame ed epidemie.

Che ad Haiti siano appena morte alcune centinaia di migliaia di persone, tra le quali anche molti bambini innocenti, alla Madonna non ha interessato manco di niente. No, no, queste sono solo bubbole! Le grandi sciagure dell'umanità dipendono solo dai non credenti. Lo dice anche il papa. Io, più modestamente, direi invece, che sono gli allocchi che si lasciano così facilmente turlupinare da sedicenti veggenti di Madonne-patacca.

Lo scorso marzo Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto di riduzione allo stato laicale del francescano padre Tomislav Vlasic, per molti anni direttore spirituale dei sei 'veggenti' del santuario. Vlasic fu il principale protagonista del movimento che si andava creando attorno alle quotidiane apparizioni della Madonna tanto che nel 1990, l'allora vescovo di Mostar, monsignor Pavao Zanic, da sempre molto scettico nei confronti delle presunte apparizioni mariane, aveva definito padre Vlasic ''l'autore di Medjugorje''.

Secondo questo vescovo la Madonna non c'entrava niente con le apparizioni, solo il frate, che ora è stato costretto a gettare la tonaca alle ortiche dopo la rivelazione che ha avuto un figlio da una suora, orchestrava la messa in scena.

Marco Corvaglia che ha studiato a fondo il fenomeno Medjugorje, nel suo libro “Medjugorje. È tutto falso” (Anteprima Edizioni 2007) scrive: “…Medjugorje, apoteosi dell’inganno, dell’ipocrisia, della doppiezza e monumento alla credulità, all’illusione, alla lucida umana follia.”

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)