Visualizzazioni totali

giovedì 10 giugno 2010

La Chiesa Valdese celebra il primo matrimonio religioso gay in Italia

Lo scorso 7 aprile è stato celebrato nel tempio Valdese di Trapani il primo matrimonio omossesuale in Italia. Due donne tedesche, che in Germania avevano stipulato un'unione civile riconosciuta dallo Stato, hanno voluto riconfermare il loro matrimonio con rito religioso al cospetto di una nutrita schiera di amici e parenti (circa 200), arrivati in pullman dalla Germania.

A benedire l'unione delle due donne tedesche è stato Alessandro Esposito, pastore della chiesa Valdese di Trapani insieme ad altri due officianti - donne - della chiesa luterana e mennonita. È la conferma che la Chiesa Valdese, non essendo dogmatica e teocratica come quella cattolica, è molto più aperta sotto il profilo etico ed umano e disposta a dialogare con l’etica di una società sempre più laica e secolarizzata.

I fondamentali diritti civili, appannaggio della democrazia, considerati dalla nostra Chiesa, in nome della sua immaginaria entità soprannaturale, diritti satanici e quindi da essa combattuti ricattando i nostri politici, trovano nella Chiesa Valdese e nelle altre Chiesa protestanti pieno riconoscimento.

Il pastore valdese di Trapani, intervistato da Repubblica, ha sottolineato che il matrimonio da lui celebrato, pur non possedendo effetti civili, va senza dubbio nella direzione del pieno riconoscimento dei diritti umani per le coppie omosessuali, in quanto riconosce la differenza di orientamento sessuale e affettivo.

Concludo ricordando che la Chiesa Valdese, oltre a rispettare i diritti civili, compresa l'eutanasia, è un chiaro esempio di autentica carità cristiana (non cattolica), in quanto distribuisce ai poveri tutto quello che riceve dallo Stato italiano con l'otto per mille. La nostra Chiesa, invece (cattolica ma non cristiana), che sguazza nell'oro, distribuisce solo qualche briciola del miliardo e rotti milioni che riceve allo stesso titolo dallo Stato italiano. Il resto lo spende per se stessa e per incrementare il suo immenso patrimonio.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)