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lunedì 21 giugno 2010

La pseudo “legge naturale” di papa Ratzinger

«Tutti gli uomini, credenti e non credenti, sono chiamati a riconoscere le esigenze della natura umana espresse nella legge naturale e ad ispirarsi ad essa nella formulazione delle leggi positive, quelle cioè emanate dalle autorità civili e politiche per regolare la convivenza umana».

È quanto ha affermato Papa Benedetto XVI, nella catechesi dell'udienza generale di mercoledì16 giugno dedicata alla "attualità" della teologia morale di san Tommaso d'Aquino. Parole sacrosante se per “legge naturale” s'intende la legge che scaturisce dalla più profonda e genuina essenza dell'uomo e che sa adeguarsi alla sua progressiva e inarrestabile evoluzione.

Parole inique e rinnegatrici di ogni libertà se riferite ad una “legge naturale”, come quella voluta da Ratzinger, di millantata origine divina e quindi totalmente estranea e spesso nemica dell'uomo. Tanto più se questa “legge naturale” scaturisce esclusivamente dal dio cattolico che negli ultimi due millenni ha devastato gran parte dell'umanità con persecuzioni, intolleranze, roghi ed eccidi di massa e ha sempre perseguito la negazione di ogni libertà individuale.

Quanto poi alle “leggi positive” volute dal papa queste si riferiscono soltanto a quelle scritte nel Syllabo di Pio IX e nel Catechismo della Chiesa, che pertanto negano tutte le libertà democratiche che l'uomo si dà da sé, senza riconoscere nessun altro prima o sopra di lui e che trasformano i peccati, intesi come disobbedienze a dio e non come offese all'uomo , in altrettanti delitti da perseguire come reati.

Concludendo: il sedicente Vicario di dio in Terra non si accontenta di imporre le regole liberticide della sua Chiesa a quelli che ancora gli danno retta (speriamo sempre di meno), ma anche a quelli che usciti faticosamente dalle tenebre oppressive ricevute in tenera età, aspirano ad una vita libera. piena e sovrana.

La "legge naturale"che la Chiesa vorrebbe imporci discende dalla più innaturale di tutte le pseudo-scienze umane, la "teologia" : lo studio del nulla basato sulle favole.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)