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domenica 13 giugno 2010

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 22^ Puntata

L'indomani mattina all'alba, Giuda e Davide, con al seguito due asine che trasportavano due grandi bisacce vuote, s'incamminarono sulla via del mare. Meta prestabilita era Cesarea. Non proprio la città, ma un villaggio di pescatori della zona, dove Giuda soleva rifornirsi delle sue mercanzie.

In quel luogo, assolutamente sconosciuto a tutti, al punto che non aveva nemmeno un nome, c'era un deposito di merci di provenienza illecita, frutto di razzie di predoni, allora molto diffusi in tutta la Palestina, e di arrembaggi a piccole navi da carico da parte di pirati locali.

Roma, fin dai tempi di Pompeo, era riuscita a ripulire quasi del tutto il Mediterraneo dai predoni del mare e a dare sicurezza ai trasporti, ma alcune piccole imbarcazioni piratesche, guidate da abili fenici, scorrazzavano ancora nei suoi mari orientali, evitando scrupolosamente le grosse navi e assalendo invece quelle di piccolo cabotaggio che navigavano lungo la costa.

In quel deposito, gestito da un vecchio e pittoresco cretese, di cui nessuno conosceva il vero nome ma che tutti chiamavano Cronion, si poteva trovare di tutto a prezzi molto convenienti. Per accedervi però occorreva essere conosciuti e fidatissimi e pagare la merce in moneta aurea.

"Da Cana a Cesarea, camminando senza fretta, impiegheremo almeno tre giorni" disse Giuda appena si furono messi in moto. "Avremo modo di fare molte chiacchiere e di conoscerci meglio. Ma immagino che in questo momento non avrai molta voglia di parlare. Il distacco dalla famiglia, specie la prima volta, è sempre doloroso. Nel tuo caso, però, n'è valsa la pena. Sei un giovane molto valido sotto tanti punti di vista. Parecchio intelligente, sai parlare in modo convincente e, cosa che non guasta, hai un aspetto bello e un portamento distinto. E poi emani un non so che, che attira molto. Se non sapessi che sei il figlio di Isacco, ti crederei senz'altro d'origine nobile. Nella tua famiglia, e peggio ancora nel tuo villaggio, credimi, sei proprio sprecato. Penso che qualcun altro te l'abbia già fatto capire".

Davide ascoltava e taceva. Effettivamente provava dentro di sé un'amarezza profonda che gli impediva quasi di pensare. Si sentiva moralmente molto giù dovendo ammettere a se stesso di essere stato scaricato dalla famiglia e che i suoi si vergognavano di lui.

Giuda si rese conto del suo stato d'animo e sospese il dialogo.
Camminarono in silenzio per più di un'ora. Davide continuava a rimuginare dentro di sé la sua angoscia ma, all'improvviso, come in una folgorazione, senti chiare le parole del vegliardo che lo incitavano ad essere fiducioso. A risentire quella voce piena di potere e di saggezza, l'amarezza cessò all'istante, e il paesaggio che lo circondava gli parve riempirsi di una gran luce. Si guardò intorno, come si fosse risvegliato da un incubo, e diresse il suo sguardo pieno di serena dolcezza verso Giuda.

Il quale comprese subito che il suo nuovo amico aveva superato la prova e ne fu felice. Ma aspettò ancora qualche minuto per riprendere il dialogo.
"Sei stato bravo a superare in cosi poco tempo l'amarezza del distacco" riprese con sincera ammirazione. "Hai indubbiamente una gran forza d'animo. Complimenti!"
"Il merito non è tutto mio" rispose Davide con un vago sorriso.
"E di chi altro?" fece Giuda, sorpreso per quella strana risposta.
"Non ha importanza. Non lo capiresti" concluse Davide, come a voler chiudere l'argomento.

Verso mezzogiorno si fermarono sotto un albero ombroso. Giuda tolse da una bisaccia del pane e dei fichi secchi e li porse al suo nuovo aiutante dicendogli: "Per ora accontentiamoci di questo. Stasera ci fermeremo in una locanda e faremo una cenetta coi fiocchi".

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)