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domenica 20 giugno 2010

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 23^ Puntata

Arrivarono alla locanda verso il tramonto. Erano stanchi e impolverati. L'oste li accolse con gran cordialità e salutò Giuda come una vecchia conoscenza. Li portò in una stanza dove c'era dell'acqua per lavarsi e intanto preparò la cena.

Mangiarono con grande appetito e Davide trovò ottima la cucina. Prima di andare a dormire si sedettero all' aperto a respirare la brezza vespertina. C'erano altri mercanti nella trattoria e tutti erano tranquilli e silenziosi.

"E allora, come ti è parso il tuo primo giorno di lavoro?" chiese Giuda incuriosito.
"Bene, direi. Questo modo di errabondare ti permette di pensare a lungo mentre cammini, e questo per me va benissimo. In bottega non potevo farlo. È stata per me un'ottima sorpresa."

"E ne avrai delle altre. Per cominciare conoscerai un mucchio di gente. La maggior parte ti sarà indifferente ma troverai anche dei tipi interessanti che stimoleranno la tua intelligenza e che ti faranno imparare molte cose nuove. Quando ho iniziato questo mestiere, più di dieci anni fa, ero un povero contadino, ignorante e rozzo. Oggi mi trovo cambiato, sono pieno d'interessi e se trovo il personaggio giusto, trascuro anche il lavoro per ascoltarlo e discutere con lui. E poi visiteremo molti villaggi ed anche qualche città e ti porterò a Qumran dove c'è la comunità degli esseni".

"Gli esseni?" fece Davide con vivo interesse. "Ne ho conosciuto uno molti anni fa e gli avevo promesso di andarlo a trovare proprio a Qumran".
"Hai conosciuto un esseno? E dove?" chiese Giuda incuriosito.
"E' stato durante il rientro dall'Egitto".
"Sei stato in Egitto?" incalzò Giuda, visibilmente interessato.
"Sì, da poco dopo la nascita fino a circa dodici anni".
"E hai imparato l'egiziano?"
"Sì. Penso di ricordarmelo ancora bene. Ogni giorno mi diverto a pensare per un po' in questa lingua. Ed anche in greco e in latino".
"Cosa? Ma è strepitoso!" esclamò Giuda al colmo dell'entusiasmo. "Il mio ostacolo più grande son sempre state le lingue. Non c'è verso che ne impari una. Parlo perfino male l'aramaico. Con uno come te: bello, intelligente, che sa parlare tutte queste lingue, realizzerò cose grandiose", concluse con gioia. " Lo dicevo io che avrei fatto un affare a portarti con me!"
Davide fu costretto a raccontare per filo e per segno la sua permanenza in Egitto e Giuda trovò il racconto affascinante.

L'indomani all'alba erano già in cammino. Per un paio d'ore ognuno restò nei suoi pensieri. Giuda, che era sempre stato abituato a viaggiare da solo, trovava piacevole sia il dialogo sia il silenzio. Davide sentiva prepotente il bisogno di lunghi periodi d'isolamento interiore, durante i quali quasi neanche s'avvedeva del paesaggio che lo circondava. Attraversarono molti villaggi, identici gli uni agli altri e incontrarono altri mercanti. A mano a mano che si avvicinavano a Cesarea si faceva sempre più forte la presenza romana: soldati che andavano e venivano, guardie che controllavano dovunque.

"C'è aria di sommossa" fece Giuda preoccupato. "Le teste calde degli zeloti ne combinano sempre una. Pensano che a pugnalare alla schiena qualche legionario romano sia un atto d'eroismo, e intanto ci mettono nei guai Questo genere di violenza è stupido, anche perché il popolo non ne comprende lo scopo. C'è bisogno di profeti non di sicari. È meglio abbandonare la strada maestra, troppo controllata, e proseguire per vie secondarie, anche correndo il pericolo di incontrare i briganti" concluse alla fine.

S'inoltrarono per sentieri solitari e un po' sinistri. Per fortuna, con l'avvicinarsi al mare, la vegetazione si faceva sempre più bassa e rada e diventava facile controllare lo spazio intorno.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)