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martedì 7 dicembre 2010

Il celebre scrittore Christopher Hitchens e l'ex premier inglese Tony Blair in un dibattito sulla religione.

Nel pubblico dibattito su "La religione è una forza che contribuisce al bene del mondo?", avvenuto lo scorso 26 novembre in Canada tra il famoso ateo Christopher Hitchens e l'ex premier inglese Tony Blair, convertitosi al Cattolicesimo nel 2007, ha prevalso nettamente il primo.

Infatti, la linea atea ha prevalso su quella di Blair e Hitchens si è aggiudicato il dibattito che, secondo lo schema dei Munk debates, prevede un vincitore votato dal pubblico in sala.

La tesi di Blair che sosteneva che se «è senza dubbio vero che sono state commesse azioni orribili in nome della religione, è altrettanto vero che le religioni ispirano azioni orientate al bene», è stata demolita con facilità da Hitchens che ha dimostrato ampiamente che le religioni sono «l'asse del male, in quanto provocano intolleranza, esacerbano le divisioni etniche e impediscono il progresso sociale sia nelle nazioni sviluppate che in quelle in via di sviluppo».

Come ha notato il cronista della Bbc Hitchens è stato più persuasivo nel dimostrare che le religioni, oltre ad essere invenzioni umane, prive di ogni attendibilità, sono anche estremamente nocive e catastrofiche per il genere umano e ha elencato una massa di esempi attuali sulla complicità delle religioni nei massimi conflitti attuali.

Se le religioni si limitassero a vendere solo illusioni, poco male. In realtà producono intolleranze, persecuzioni, guerre fratricide, violenze morali e ostacolano in tutti i modi le libertà fondamentali dell'uomo, ha concluso Hitchens. Quindi “Sono un male, non solo una falsità”.

Da notare che il celebre scrittore inglese, appena cinquantunenne, sta attraversando un momento drammaticissimo perché ha dichiarato pubblicamente di avere un cancro all'esofago fra i più deleteri e che teme per la sua sopravvivenza.

"Come sto? Sto morendo", ha risposto con disarmante franchezza ad un intervistatore. E ha aggiunto: “non diventerò mai un credente neanche con la morte vicina. Se sentiste parlare di una mia conversione, sarebbe una menzogna della comunità religiosa, o un effetto delle cure per il cancro che non mi fanno più essere me stesso". Un uomo tutto d'un pezzo!

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)