Visualizzazioni totali

giovedì 16 dicembre 2010

L'indagine di Krls parla chiaro: l'Italia al primo posto in Europa per l'evasione fiscale, in continuo aumento.

Nei primi 11 mesi del 2010, l'evasione fiscale è cresciuta del 10,1%l e l'Italia si conferma al primo posto in Europa, con il 54,5% per il reddito imponibile evaso. Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 159 miliardi di euro l'anno.

Ce lo conferma la recentissima indagine effettuata dall'analisi di “Krls Network of Business Ethics” effettuata per conto di 'Contribuenti.it', il magazine dell'Associazione Contribuenti Italiani. che ha preso in considerazione cinque aree di evasione fiscale: l'economia sommersa, l'economia criminale, l'evasione delle società di capitali, l'evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.

I principali evasori non si trovano nell'economia criminale, ma in quella legale. Secondo i risultati dell'indagine: al primo posto ci sono gli industriali (32,8%) seguiti da bancari e assicurativi (28,3%), commercianti (11,7%), artigiani (10,9%), professionisti (8,9%).

Se all'evasione aggiungiamo i due miliardi regalati alla Chiesa per i mancati contributi ICI e i molti altri miliardi in elargizioni varie, ci rendiamo conto perché il nostro Paese ha il debito pubblico più alto d'Europa (120% del Pil) e viene annoverato tra i Piigs (Portogallo. Irlanda. Italia. Grecia e Spagna), gli Stati a rischio di bancarotta. Non occorre essere economisti per capire che l'Italia è vittima dei malgoverni che da decenni alimentano l'evasione fiscale e gli sprechi di Stato per tornaconto elettorale.

Basterebbe applicare un drastico controllo fiscale, abolire i carrozzoni inutili (come le Province), togliere tutti privilegi e i contributi abusivi concessi alla Chiesa e al Vaticano (una buana fetta di finanziaria), evitare i continui condoni e scudi fiscali, eliminare la corruzione nell'ambito statale che ci costa 60 miliardi l'anno tra bustarelle e consulenze fasulle e abrogare gli altri infiniti rivoletti di corruzione spicciola (pensioni abusive, invalidità fasulle e così via ) per risanare in pochi anni la finanza pubblica e far ritornare l'Italia un paese civile, giusto e con un elevato wellfare.

Ma ahimè! Bisognerebbe pestare i calli ad evasori, a corrotti, a mafiosi, a sfruttatori, a parassiti politici e a lestofanti di ogni risma. Tutta gente che manipola e controlla gran parte dei voti che determinano gli esiti elettorali.

E la casta al potere vuole solo mantenere le sue “cadreghe” e i suoi privilegi. Del Paese proprio non gliene frega niente. Quindi le tasse le paghino soltanto i dipendenti e i pensionati, tutti coloro, cioè, che non possono evaderle, e stiano pure zitti.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)