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martedì 14 dicembre 2010

La latitanza della classe politica italiana (“L'invenzione del cristianesimo”) 246

La colpa di questo deficit educativo su chi ricade? Purtroppo sulla classe politica la quale, a sua volta, vittima di una educazione settaria, è incapace di salvaguardare i principi laici e democratici, chiaramente riconosciuti in tutte le costituzioni degli Stati occidentali.

Così succede, come è accaduto in Italia, che un importante uomo politico al momento della sua elezione a presidente di un ramo del Parlamento, nel discorso di investitura, invochi platealmente l'ausilio della Beata Vergine Maria, confondendo, da bigotto privo del senso dello Stato (che essendo laico non ha religione), il Parlamento con l'oratorio della sua parrocchia.

O che il ministro della Pubblica Istruzione proclami che in Italia (Stato laico per Costituzione) “l’ora di religione ha una valenza educativa maggiore delle altre discipline” (Mariastella Gelmini, 24.04.09). Per questa ministra, insegnare come verità delle favole assurde, vere circonvenzioni di minori, è il massimo dell'educazione.

Fatti del genere non succedono solo in Italia. In quasi tutti gli Stati occidentali non esiste una laicità concreta, anche se conclamata nelle rispettive Costituzioni, perché le questioni di politica e di governo sono spesso sotto l’influenza di interessi religiosi settari.

In tutti gli Stati occidentali le Chiese (cattoliche e protestanti) si arrogano il diritto anticostituzionale e antidemocratico di essere più importanti delle altre organizzazioni della società civile (partiti politici, sindacati, gruppi di interesse auto-costituiti e così via) onde ottenere cospicui fondi pubblici, speciali privilegi, intangibilità rispetto alle leggi, protezione legislativa e legale dalle critiche e dalla satira, e soprattutto, di imporre, spesso con strumenti legislativi da esse imposti, i loro punti di vista nella società.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)