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sabato 4 dicembre 2010

MicroMega lancia un appello per istituire la Giornata nazionale della libera scelta sulla propria vita

Il Governo, su proposta della sottosegretaria Eugenia Roccella, ha istituito la Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi, facendola cadere il 9 febbraio proprio nel giorno della definitiva morte di Eluana Englaro.

Questa iniziativa governativa non solo tende ad espropriare e cancellare la testimonianza e il messaggio della vicenda Eluana, ma a trasformare l'anniversario della sua morte da affermazione dello stato di diritto, della democrazia, della laicità dello Stato, nella sacralizzazione dello stato vegetativo e dell'accanimento terapeutico.

Il mensile MicroMega, accogliendo l'indignazione di molti cittadini per questo infame sopruso, lancia un appello per la Giornata nazionale della libera scelta sulla propria vita, al quale devono aderire tutti i cittadini liberi e democratici che intendono difendere la libertà sul proprio corpo quando, nella fase terminale di una malattia, si trovano sottoposti ad atroci e insopportabili dolori e magari intubati e torturati da sonde, cannule e tubicini infilati dappertutto.

”Appello di MicroMega”
Per il prossimo 9 febbraio il Governo ha istituito la Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. Decisione moralmente mostruosa, poiché offende la memoria di Eluana Englaro, che in quel giorno finalmente vedeva un anno fa rispettata la sua volontà sul proprio corpo.

Decisione istituzionalmente irricevibile, poiché ufficializza come “delitto” una sacrosanta sentenza della magistratura. Decisione che infanga la Costituzione, poiché con essa il governo intende addirittura solennizzare la pretesa invereconda che la vita di ogni cittadino, anziché appartenere a chi la vive, sia alla mercé di una maggioranza parlamentare.

Di fronte a questa vergognosa provocazione diventa inevitabile e doveroso che tutta l’ Italia democratica e laica, senza eccezioni, proclami il 9 febbraio Giornata nazionale della libera scelta sulla propria vita, onorando così la memoria di Eluana, di Piergiorgio Welby, di Luca Coscioni, e dei tanti altriche oltre alla tragedia della condanna a morte per malattia hanno dovuto affrontare anche la violenza di governi che vogliono costringere i malati alla tortura delle sofferenze terminali.

MicroMega chiede a tutte le associazioni laiche, a tutte le testate giornalistiche e i siti web che si riconoscono nei valori della Costituzione, a tutte le personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che sentono il dovere elementare di rispettare e far rispettare la decisione di ciascuno sul proprio fine-vita, di mettersi immediatamente in contatto per organizzare insieme la giornata del 9 febbraio come giornata di libertà e di dignità, attraverso iniziative che si svolgano almeno in tutti i capoluoghi di regione.

1 commento:

  1. Io non sono un fantoccio nelle mani di NESSUNO. Non urlate contro di me perchè voglio decidere io della mia vita; non siate arrabbiati con me, perchè la mia morte decreterà solo la fine del MIO mondo, non del VOSTRO; non stracciatevi le vesti per me,perchè ho scelto di porre fine alle mie sofferenze senza fine; non sbattete i pugni sui vostri tavoli per far rumore, perchè vorrei morire in pace , nel silenzio di chi solo a Dio risponderà!

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)