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sabato 18 dicembre 2010

Le scuole private cattoliche declassano la scuola pubblica italiana a livelli di terzo mondo

La nostra Costituzione parla chiaro: chi in Italia vuole istituire scuole private è liberissimo di farlo ma non può pretendere contributi da parte dello Stato.

Ma i governi di centro, destra e sinistra che si sono succeduti in Italia hanno sempre fatto strame di questa norma costituzionale e hanno sempre foraggiato abbondantemente le scuole private cattoliche privilegiandole spesso rispetto a quella pubblica.

Recentemente la ministra Gelmini ha sentenziato:"Nonostante i 44 miliardi spesi ogni anno per la scuola statale i risultati sono scadenti. Meglio quindi tagliare ed eliminare gli sprechi".

E giù con 133 mila posti e otto miliardi di tagli in tre anni. Mentre alle paritarie cattoliche i finanziamenti statali sono rimasti intonsi, anzi sono aumentati. Con quali risultati? Che le scuole private italiane che ricevono copiosi finanziamenti da parte dello Stato fanno registrare performance addirittura da terzo mondo e fanno perdere alla scuola nazionale molti punti nella graduatoria mondiale.

Sono quindi le private la vera zavorra del sistema, almeno stando agli ultimi dati dell'indagine Ocse-Pisa (Programme for International Student Assessment) sulle competenze in Lettura, Matematica e Scienze dei quindicenni di mezzo mondo. Insomma: a fare precipitare gli studenti italiani in fondo alle classifiche internazionali sono proprio gli istituti non statali.

Senza il loro "contributo", la scuola italiana scalerebbe le tre classifiche Ocse anche di dieci posizioni. I dati Ocse non lasciano spazio a dubbi. Numeri che calano come una mazzata sulle richieste avanzate negli ultimi mesi dalla Conferenza episcopale italiana che ha lamentato a chiare lettere nel XII rapporto sulla scuola cattolica, che in Italia manca una "cultura della parità intesa come possibilità di offrire alla famiglia un'effettiva scelta tra scuole di diversa impostazione ideale".

Altro che ideale! Con performance imbarazzanti: 403 punti in Lettura, contro una media Ocse di 493, che le colloca a livello dei montenegrini e dei tunisini. Insomma le scuole private cattoliche sono un vera debacle.

Oltre a costarci un sacco di quattrini, declassano la scuola statale a livello di tribù africane. Mai nostri governi vaticanofili finanziano giulivi l'ignoranza scolastica cattolica in cambio dell'appoggio elettorale.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)