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lunedì 4 aprile 2011

Il dio biblico (La “mala” religione) 44

La conclusione del racconto, infine, fa emergere in tutta la sua evidenza il meschino comportamento etico del dio biblico, chiaramente frutto dell'invenzione umana. Di fronte alla disobbedienza al suo diktat questo dio, eufemisticamente proclamato nel sacro testo “Padre buono e misericordioso”, cosa fa?

Con somma perfidia caccia per sempre i nostri pseudo-progenitori dal Pardiso Terrestre e li condanna, con tutti i loro discendenti, alla sofferenza e alla morte. Un comportamento assolutamente iniquo. Non pago della abnorme punizione inflitta a loro e ai loro discendenti questo dio, conosciuto come Jahvè o Geova, nella leggenda del diluvio, inferisce ulteriormente sulle sue creature, comportandosi come un dio meschino e vendicativo.

Quando poi sceglie Israele come suo popolo eletto, va di male in peggio, comportandosi con esso come un dio geloso, permaloso e collerico, sempre pronto alla minaccia e al castigo.

In tutta la Bibbia la minaccia della vendetta di Jahvè è come una spada di Damocle che pende pronta a colpire il suo popolo se non segue i suoi comandi. Viene annunciata sempre con toni apocalittici, accompagnata da terribili maledizioni e dal proposito di comminare carestie, pestilenze, malattie d'ogni genere, consunzione e morte.

Una di queste minacce, per bocca di Mosè, si conclude così: "Tutte queste maledizioni verranno su di te [Israele], ti perseguiteranno e ti raggiungeranno finché sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce del Signore, tuo dio, osservando i comandi e le leggi che egli ti ha dato" (Deuteronomio 28,15-45).

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)