Visualizzazioni totali

venerdì 29 aprile 2011

Il vero inventore del cristianesimo (La “mala” religione) 65

Con alacrità quasi febbrile si diede quindi a creare la sua nuova teologia nell’intento di elaborare una religione che accogliesse, in un geniale sincretismo, le aspirazioni del mondo ebraico e di quello gentile, pur consapevole che ciò avrebbe determinato tra i due cristianesimi: quello giudaico degli apostoli e quello suo pagano-ellenistico, una frattura totale e irreversibile.

Nella elaborazione della sua nuova teologia egli recepì la parte spirituale del messianismo, che si riprometteva di costruire uno Stato ideale nel quale gli uomini si amassero come fratelli, vigesse la povertà come scelta di vita e fosse eliminata l’arroganza della ricchezza, e ad esso aggiunse la figura di un Salvatore universale, che si incarnava ed immolava per il bene dell’umanità, risorgendo dalla morte, come Osiride, Attis, Mitra e Dioniso - le divinità più amate dell’Oriente- sicuro di ottenere un enorme riscontro in milioni di persone, perché toccava le loro ansie più profonde e dava una risposta di salvezza al loro immaginario collettivo.

Al tempo stesso, attratto dai culti misterici orientali, che aveva assimilato nella sua infanzia a Tarso, e dal fatto che ad Antiochia i cristiano-pagani cominciavano ad invocare Cristo con l’appellativo di Kyrios, cioè Signore in senso divino, iniziò quel processo di deificazione del Cristo che avrebbe lentamente trasformato Gesù, da Messia escatologico e apocalittico, in “Nostro Signore Gesù Cristo” figlio di dio, e lo avrebbe fatto assurgere alla parità col Padre.

Se Paolo fu l’iniziatore di questo processo di deificazione, penseranno poi i suoi seguaci, i Padri dalla Chiesa e, soprattutto, l’imperatore Costantino nel Concilio di Nicea del 325, a codificare questa sua divinità, consustanziale al Padre, e a imporla anche a quanti non la condividevano.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)