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lunedì 11 aprile 2011

Quando la religione diventa disumanità.

Quando l'uomo rinnega i principi che derivano dalla sua natura umana per sottoporsi ai falsi precetti attribuiti ad un dio inventato, diventa, ipso facto, stupido, disumano e crudele. Ecco un caso di religione ridotta a pura disumanità.

Padre Valeriano Paitoni, un missionario italiano che da 33 anni in Brasile assiste bambini e adolescenti contagiati dall’Aids e ha creato per essi tre strutture-asilo mantenute con grandi sacrifici, ha ricevuto dai suoi superiori l'ordine di chiudere ogni attività e rientrare in Italia.

Perché? Perché padre Valerio ha sempre difeso strenuamente, contro i dettami del Vaticano, l’uso del preservativo. “Per me il preservativo non è un male minore – ha ribadito con convinzione – ma il bene maggiore”.

Lui che vive in contatto quotidiano con una delle malattie più devastanti del pianeta sa benissimo che per impedirne la diffusione serve soprattutto la prevenzione che può essere aiutata enormemente dall'uso dei profilattici.

Ma la Chiesa, nella sua immensa disumanità, li ha vietati categoricamente perché li considera peccaminosi strumenti anticoncezionali alla stregua, quindi, di strumenti assassini.

Dice che glielo ha ordinato dio in persona. Quale dio? Ma il biblico totem tribale Jahvè o Geova che agli israeliti, durante la conquista della Terra Promessa, ordinava di sterminare ogni essere che respirasse fuorché le fanciulle vergini da utilizzare per i sollazzi sessuali dei vincitori.

La Chiesa, osservando i precetti di questo pseudo-dio ripugnante (lo ha così definito un teologo), preferisce vedere un uomo morto (per Aids) che vivo (con l'uso del profilattico).

I parrocchiani brasiliani della chiesa ‘Nossa Senhora de Fatima’ di Imirim, un quartiere periferico di San Paolo, sono insorti contro l'allontanamento di Padre Valeriano.

Ma non servirà a niente perché alla Chiesa non interessa salvare i bambini ammalati da Aids ma soltanto affermare i suoi chimerici principi inderogabili.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)