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mercoledì 27 aprile 2011

Il vero inventore del cristianesimo (La “mala” religione) 63

Per ben tre anni Paolo predicò il ritorno del Risorto in Arabia (Siria attuale), senza conoscere niente della dottrina di Gesù, senza aver mai incontrato un apostolo e ignorando totalmente la Chiesa di Gerusalemme, solo basandosi sulle sue presunte rivelazioni celesti, e forse, su quanto aveva appreso durante gli arresti e gli interrogatori dei cristiano-giudei.

Quando, finalmente, decise di recarsi nella città santa e contattare quelli che erano gli unici depositari dell’insegnamento di Cristo, a causa del suo passato di spietato persecutore, ancora fresco nella memoria di tutti, riuscì a malapena ad avvicinare due dei cosiddetti apostoli: Giacomo (il fratello di Gesù, non il figlio di Zebedeo) e Pietro.

Il suo incontro, però, fu breve, limitato, e piuttosto duro, e si concluse con una aperta rottura con gli apostoli. Rientrato da Gerusalemme, Paolo trascorse alcuni anni in Siria e in Cilicia, esercitando il suo lavoro di costruttore di tende per le legioni romane e continuando la sua personale attività missionaria, evitando ogni altro incontro con gli apostoli, che diffidavano di lui.

Ad un certo punto la Chiesa di Gerusalemme, venuta a conoscenza che Paolo aveva assunto una posizione di leader nella comunità ebraica di Antiochia (Atti 13,1), superando dubbi e riserve, inviò Barnaba, l’unico che riteneva la conversione di Paolo sincera, ad incontrarlo e a proporgli un’azione missionaria in Asia Minore e lungo le coste del Mediterraneo, per convincere gli ebrei della diaspora, allora molto numerosi in tutte le contrade dell’Impero, dell’imminente ritorno di Cristo dal cielo.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)