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giovedì 14 aprile 2011

Pubblicata in Inghilterra la “Bibbia laica” di A.C. Grayling.

Il filosofo inglese Anthony C. Grayling ha pubblicato "The Good Book. A Secular Bible "(Il buon libro. Una bibbia laica).

L’opera si propone di  offrire agli atei una loro “bibbia”, racchiudendo in un solo volume la saggezza degli antichi filosofi greci, dei saggi confuciani, dei poeti medievali e le scoperte della scienza moderna.

I dieci veteri e obsoleti comandamenti ebraici vengono sostituiti da “dieci principi atei” qui elencati sinteticamente: “ama bene, cerca il buono in ogni cosa, non danneggiare mai gli altri, pensa da solo, prenditi le tue responsabilità, rispetta la natura, dai il massimo, sii informato, sii gentile, sii coraggioso”.

Grayling, in un'intervista spiega che “l’umile proposta del “Buon libro” è che esistono tante buone vite quante sono le persone che hanno il talento per viverle, e che le persone devono prendersi la responsabilità di pensare da sole e prendere decisioni da sole”.

A differenza dei libri di Dawkins e di Hitchens, decisamente anticristiani, il “Buon libro” non è contro la religione anche se in esso non ricorrono mai le parole ‘Dio’, ‘aldilà’, o altre di questo tipo. "È un libro positivo, e non contiene nulla di negativo”. Ma farà comunque arrabbiare un certo numero di cristiani.

A.C. Grayling, che è stato appena eletto presidente della British Humanist Association, parteciperà sabato 7 maggio al convegno In un mondo senza Dio, organizzato a Genova dall’UAAR e dalla Federazione Umanista europea.

Nel 2008, in un editoriale apparso sul quotidiano britannico “The Guardian”, Anthony C. Grayling, aveva suscitato un certo scalpore dichiarando esplicitamente che “ci sono molte ragioni per cui sarebbe un grande vantaggio per tutti avere un ateo come primo ministro”.

Anzitutto non accetterebbe “di ricevere messaggi dal cielo che gli dicono di andare in guerra” come è accaduto a Bush per l'Iraq.

Secondariamente, non sarebbe succube dei gruppi religiosi che ricattano lo Stato pretendendo privilegi, sostanziose prebende economiche, l'immunità dalle critiche e dalle satire e innumerevoli altri benefici e negano i diritti civili, l'autodeterminazione delle persone e la laicità delle istituzioni pubbliche.

Tutto quanto succede in Italia dove primi ministri e quasi l'intera casta politica sono sempre stati e lo sono ogni giorno di più, succubi della Chiesa Cattolica che sta cercando in ogni modo di trasformare la fragile democrazia italiana in una debole, ma devastante per noi, teocrazia vaticana.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)