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sabato 29 gennaio 2011

Dio non esiste! di Gerhard Lohfink

Il cattolicesimo sta attraversando in Occidente un momento di difficoltà e papa Ratzinger ha istituito il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione affidandolo al vescovo Rino Fisichella, già rettore dell'Università Lateranense, navigato uomo politico sempre disposto a giustificare, con la contestualizzazione, i comportamenti poco ortodossi in campo etico di molti politici.

Secondo il papa l'Europa è la grande malata attraversata dal dubbio, dall'abbandono della fede ma soprattutto dall'indifferenza. La morte di Dio viene accompagnata dal ritorno di un neo-ateismo che si fa sempre più aggressivo.

Spinto da questa crociata, Gerhard Lohfink, teologo tedesco aderente alla Comunità cattolica d'integrazione, col suo libro:”Dio non esiste” tenta di arginare lo spirito maligno che s'aggira per l'Europa, e di confutare le caratteristiche di quello che lui chiama un ateismo isterico.

Ma il suo tentativo di conciliare la fede con la regione (ossimoro molto caro a Ratzinger) e di demolire gli argomenti più diffusi dell'ateismo, finisce per enfatizzare gli otto grandi temi che da sempre gli atei usano per dimostrare l'inesistenza di dio.

Elenchiamoli. Dio non esiste non solo perché nessuno l'ha mai visto, ma perché non esiste alcuna prova oggettiva della sua esistenza e la scienza, compatta, lo considera un'ipotesi inutile. Dio è una semplice e inutile proiezione dell'uomo.

Infatti le odierne scoperte dei neurologi americani confermano che dio è solo una creazione del nostro cervello L'uomo non ha avuto origine da una statuetta di creta come narra la Bibbia ma è il prodotto di milioni di anni di evoluzione come la scienza ci spiega in modo incontrovertibile.

Non è il solo essere intelligente dell'universo perché nella sola nostra Galassia (senza contare i milioni di altre Galassie) esistono 5 milioni di pianeti che potrebbero essere abitati da altri esseri viventi, di cui 5mila con una civiltà molto più evoluta della nostra.

Il bene si spiega con l'evoluzione dell'uomo e non deriva da precetti divini.

Il male che imperversa nel mondo rende ridicola l'ipotesi di un dio infinitamente buono e perfetto. Le religioni monoteiste sono state una sciagura per l'umanità.

Prima che il virus del monoteismo si diffondesse nel mondo col Mosè biblico, l'umanità, sotto il profilo religioso, era sempre vissuta in un'atmosfera di armonia e di pace perché nel politeismo tutti gli dèi godevano di pari dignità e venerazione (a similitudine oggi dei Santi della Chiesa Cattolica) ed erano, per così dire, intercambiabili.

Mai nell'antichità, infatti, si erano verificate persecuzioni contro chi non professava la stessa fede del gruppo di appartenenza, o guerre di religione tra popoli che adoravano divinità diverse.

Con la fine del politeismo l'armonia religiosa è cessata per sempre e da allora il mondo è stato sconvolto da un'incessante conflittualità che ha seminato odio e intolleranza tra i popoli.

L'immagine di Dio nella Bibbia è primitiva e ripugnante. Infatti Jahvè in molte pagine del sacro testo si manifesta un dio meschino, violento e assetato di sangue. La negazione più perfetta di un vero dio. Lohfink entra in ciascun di questi argomenti e cerca di smontarlo ma ne esce con le ossa rotte.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)