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venerdì 7 gennaio 2011

La strage degli innocenti

In riferimento alla natività di Matteo, che racconta la favoletta dei tre re Magi venuti dall'Oriente per adorare Gesù, abbiamo ieri accennato alla bufala della cometa. Altrettanto, e forse più grande, però, è la bufala della strage degli innocenti ordinata da re Erode per eliminare un possibile concorrente al trono. Un evento così efferato non solo non è mai accaduto ma non avrebbe mai potuto accadere.

Non è mai accaduto perché non ha lasciato nessuna traccia negli annuali storici del tempo. Nemmeno Giuseppe Flavio che scrisse la vita di Erode e mise in risalto i suoi numerosi misfatti accenna mai ad una simile atrocità. Ma, cosa ancor più significativa, Luca, l’altro evangelista che tratta diffusamente della natività, sconfessa questa efferatezza di Erode, ignorandola totalmente.

Infatti, mentre per Matteo la famiglia di Gesù, avvertita dall’angelo, si nasconde per alcuni anni in Egitto per sfuggire ad Erode che voleva eliminare il pargolo divino concorrente al trono d'Israele, per Luca, essa soggiorna tranquillamente a Betlemme per sei settimane e, dopo la circoncisione di Gesù e lo scadere del tempo prescritto dalla Legge per la purificazione di Maria, si reca a Gerusalemme, totalmente all'oscuro delle minacce di re Erode, per la presentazione al Tempio. Quindi ritorna tranquillamente a Nazareth, ove risiedeva già da prima.

Ma questo misfatto non avrebbe mai potuto accadere perché Erode il Grande non poteva permettersi tanto; le sue azioni erano sorvegliate, controllate e condizionate dagli occupanti romani. E i romani ci tenevano moltissimo all'ordine pubblico e non avrebbero corso il rischio di una sommossa popolare, giustificata solo dalle futili paure di Erode.

In conclusione la strage degli innocenti è una vecchia fandonia, mutuata da antiche mitologie orientali e inserita ad arte nel Vangelo di Matteo.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)